Ridere dell’umanità: gli epigrammi comico-realistici

L autore Marziale Ridere dell umanità: gli epigrammi comico-realistici T5 Un amore interessato tratto da Epigrammata I, 10 italiano Tra gli epigrammi appartenenti al filone comico-realistico abbondano quelli relativi a un tipo umano che doveva essere relativamente recente nella società romana del I secolo d.C.: i cacciatori di dote, che corteggiavano ricche vedove (possibilmente avanti negli anni e in cattiva salute) per ereditarne le fortune. In questo bozzetto fulminante Marziale coglie, anche grazie a un uso perfetto dell aprosdòketon*, tutta l ironia di questo fenomeno sociale. Gemello vuole sposare Maronilla: lo desidera ardentemente, si dà un gran da fare, prega la donna, le invia regali. dunque tanto bella? Tutt altro: non c è nulla di più repellente. Che cosa dunque cerca in lei, che cosa gli fa gola? Tossisce. (trad. G. Norcio) Analisi del testo Un meccanismo perfetto L epigramma è un eccellente esempio del meccanismo comico alla base di moltissimi componimenti di Marziale. La situazione che il poeta delinea all inizio è tra le più classiche: un uomo ama ardentemente una donna, e la corteggia con insistenza pregandola e inviandole regali. Sembrerebbe l inizio di una commedia, dove spesso un giovane innamorato fa di tutto per coronare un amore difficile, oppure di un elegia, con l amante che cerca di ingraziarsi il favore dell amica. Ma la legittima domanda che scaturisce dall assistere a un interesse così forte è davvero tanto bella Maronilla? fa intuire al lettore che la realtà è ben diversa: la donna è bruttissima. Ma allora cos è che accende il desiderio di Gemello? L ultima parola scioglie finalmente il mistero: tussit, ha la tosse e dunque si può intuire è malata e l uomo vuole sposarla per ereditarne le ricchezze, confidando nella sua morte prematura. L intera scena è sapientemente costruita per suscitare la curiosità del lettore, prima con l abbozzo di una situazione topica e poi con la rivelazione sull aspetto sgradevole di Maronilla, fino al momento in cui la curiosità viene improvvisamente sciolta dal fulmen in clausula, qui racchiuso addirittura in un unica parola. aspetto potrebbe dunque rivelare una connessione con una pratica effettivamente diffusa nella Roma del tempo, dalla quale il poeta avrebbe attinto ispirazione per i suoi carmi. Nella ricca capitale imperiale, affetta già dai tempi di Augusto da una progressiva crisi demografica, le donne senza figli di elevata condizione sociale dovevano essere numerose: questa categoria non poteva non accendere le brame di uomini spregiudicati come Gemello, che erano disposti a tutto pur di garantirsene i favori. In questo epigramma, d altra parte, il giudizio su un tale comportamento resta sospeso: fedele allo spirito innocuo della sua poesia, Marziale si accontenta di strappare un sorriso tramite la sua arguzia, ma descrive la realtà senza condannarla. Cacciatori di dote a Roma stato notato come il tema dei cacciatori di dote sia molto più frequente in Marziale di quanto non accada, per esempio, negli autori latini a lui anteriori o nei testi greci conservati dall Antologia Palatina, per quanto non manchino dei precedenti; la particolare attenzione dedicata a questo à Quentin Massys, La Duchessa brutta, 1513. Londra, National Gallery. 391

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale