Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Marziale contrappone in questo epigramma la sua poesia e quella degli itia di Callimaco. Perché? In che cosa la poesia di Marziale è, dal suo punto di vista, superiore a quella dell autore greco? Di che cosa egli si serve per attaccare il tipo di poesia che non condivide? Rispondi con opportuni e puntuali riferimenti al testo (max 10 righe). ! repetita iuvant L ACCUSATIVO DI RELAZIONE RETTO DA VERBI PARTICOLARI detto di relazione (o alla greca) l accusativo che ha un significato affine a un complemento di limitazione, cioè che specifica in relazione a che cosa vale quanto è espresso dal verbo o dall aggettivo che lo regge (come nell espressione tacitiana homines clari genus, uomini illustri in relazione alla stirpe ). L accusativo con questa funzione si può trovare in dipendenza da alcune tipologie di verbi: con i verba affectuum (doleo, maereo, lugeo, fleo, queror, gaudeo, rideo, stupeo, horreo e altri) che però possono costruirsi anche con l ablativo semplice o preceduto da de oppure con il dativo; con alcuni verbi che esprimono una sensazione reale o metaforica, come sapio (hominem pagina nostra sapit, v. 10), resipio, sitio, esurio, (red)oleo. Svolgi&Verifica Esercizi interattivi 1. Inquadra il QRcode: completa le frasi proposte inserendo il termine tra parentesi opportunamente declinato, in base alla traduzione proposta. ANALISI 2. Individua i participi presenti nel testo. Quale funzione sintattica svolgono? 3. Osserva il v. 7, Quid te vana iuvant miserae ludibria chartae, e analizza la costruzione del verbo iuvo. COMPETENZE ATTIVE Per discutere in classe Marziale scrive: «Tu che leggi un Edipo e un tenebroso Tieste e Colchidi e Scille, che altro leggi se non racconti di mostruosi miti? Che interesse puoi trovare ? Che giovamento puoi trarre ? . Con questo epigramma, il poeta si pone in contrapposizione alla poesia mitologica, evocata attraverso i nomi di alcuni suoi protagonisti: egli sostiene, infatti, che il lettore ha bisogno di riconoscersi in versi che gli parlino della sua realtà quotidiana. Che cosa ne pensi? Organizza un debate su questo argomento con i tuoi compagni. Per riflettere «[La storia mitologica che preferisco è forse] quella di Prometeo, che sfidò Zeus per donare il fuoco all umanità. Sono affascinato da questa storia anche per la sua attualità: il fuoco ai tempi rappresentava una tecnologia. Regalava agli umani nuove potenzialità e per questo Zeus era contrario. Temeva che gli umani potessero superarlo. Ora con l intelligenza artificiale e tutte le nuove tecnologie ci troviamo in una situazione simile, ne siamo affascinati ma anche intimoriti. Quanto cambierà la nostra vita? Nasceranno nuovi umanoidi? Non possiamo imitare Zeus e opporci al progresso, ma abbiamo paura di essere soppiantati dai robot. incredibile come questo mito, che sembra così antico e lontano, tocchi un punto nevralgico della nostra realtà . Sono parole di Stephen Fry, scrittore, sceneggiatore e attore anglosassone, tratte da un intervista pubblicata su La Lettura del Corriere della Sera del 6 settembre 2020. questo un esempio di come l autore consideri i racconti degli antichi miti tuttora attuali, una valida e utile rappresentazione del mondo moderno e dei vizi e dei limiti dell uomo di ogni epoca. Nel suo libro Mythos, pubblicato nel 2017, Fry ben dimostra questa tesi, rileggendo in chiave del tutto inedita i miti greci e facendo luce, attraverso di essi, su drammi, vizi e virtù della condizione umana. A partire da queste considerazioni rifletti sull utilità e la validità che i racconti mitici hanno oggi secondo te, poi scegli un mito che ti ha particolarmente colpito nel tuo percorso di studi e prova ad attualizzarne l insegnamento e il messaggio. 390

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Età imperiale