La scelta dell’epigramma e la poetica di Marziale

L autore Marziale La scelta dell epigramma e la poetica di Marziale T2 Lasciva est nobis pagina, vita proba tratto da Epigrammata I, 4 latino italiano In questo epigramma di carattere proemiale Marziale affronta un problema cruciale: difendere i suoi libelli dalle accuse di immoralità che, dato il carattere scherzoso e spesso pungente della sua poesia, avrebbero potuto facilmente danneggiarlo se fossero giunte alle orecchie del censore Domiziano. Il verso finale racchiude il senso di questa difesa, rivendicando lo scarto tra vita e poesia: si può essere al tempo stesso poeti licenziosi e cittadini irreprensibili. sa r, s fo rte l be llo s, Co nt ge r s no stro s, | Cae te rra ru m do m nu m | po ne su pe rc l u m. Metro: distici elegiaci Contigeris nostros, Caesar, si forte libellos, terrarum dominum pone supercilium. Consueve re iocos vestri quoque ferre triumphi, materiam dictis nec pudet esse ducem. 5 Qua Thyme len spectas derisoremque Latinum, illa fronte precor carmina nostra legas. Innocuos censura potest permittere lusus: lasciva est nobis pagina, vita proba. 1-8. Contigeris vita proba Contige ris si forte: anastrofe*; contigeris è più probabilmente futuro anteriore (lett. se ti sarà capitato ) e non congiuntivo perfetto ( qualora ti sia capitato ). Caesar è l imperatore Domiziano. libellos: già nella lettera prefatoria e negli epigrammi I, 1 e I, 2 Marziale aveva definito i suoi carmi con questo diminutivo, forse anche in segno di modestia; nella scelta del termine è evidente anche la volontà di riallacciarsi a Catullo, che nel primo carme (v. 1) definiva il suo Liber appunto lepidum novum libellum. dominum supercilium: l espressione è enfatizzata dall omeoteleuto* in arsi dominùm superciliùm. Il supercilium, sopracciglio , è qui un simbolo della severità e dell infles- Se per caso, o Cesare, ti capiteranno nelle mani i miei libretti, spiana la tua fronte padrona del mondo. Anche i vostri trionfi sono abituati a tollerare gli scherzi e il generale non si vergogna di divenire oggetto di maldicenze. Ti prego di leggere i miei carmi con quello spirito con cui ammiri Tìmele e quel burlone di Latino. L ufficio di censore può permettere gli scherzi innocenti: i miei versi sono lascivi, ma la mia vita è onesta. (trad. G. Norcio) sibilità dell imperatore. iocos: durante la cerimonia del trionfo i soldati erano soliti rivolgere scherzi e battute oscene al generale vittorioso, tradizione a cui Marziale allude qui e al v. 4. vestri triumphi: probabilmente un riferimento al trionfo celebrato da Domiziano nell 83 d.C. per la vittoria sui Catti. dictis: i dicta (neutro plurale sostantivato del participio perfetto di dico) sono qui i motti scherzosi . Nota l allitterazione* dictis ducem. pudet: in costruzione impersonale, con l accusativo della persona che prova vergogna (ducem) e l infinitiva per esprimere ciò di cui ci si vergogna (materiam dictis esse). Qua : prolessi del relativo: l ablativo del pronome si riferisce a illa fronte al verso successivo. Thyme len Latinum: una donna e un uomo, famosi interpreti contemporanei di mimo, una forma di rappresentazione scenica particolarmente licenziosa; erano entrambi favoriti di Domiziano, e sono citati in coppia anche da Giovenale (a trepido Thyme le summissa Latino, Satire I, 36). fronte: porta avanti la stessa immagine metaforica del supercilium del v. 2, e vale dunque espressione, atteggiamento . precor legas: dal primo verbo dipende il secondo senza l ausilio di una congiunzione, una costruzione frequente con precor. Legas è congiuntivo presente da lege re. lasciva pagina: la sententia finale è sottolineata sul piano retorico dal chiasmo*, con i due aggettivi lasciva e proba all estremità del verso e i due sostantivi pagina e vita contigui. Analisi del testo Il censore Domiziano Sebbene il primo libro degli Epigrammata (diversamente da altri, come per esempio il quinto e l ottavo) non sia formalmente dedicato a Domiziano, Marziale sa bene che l approvazione o quantomeno la non ostilità dell imperatore è cruciale per garantirgli successo e serenità; questo epigramma rivolto al princeps ha dunque un valore programmatico, e ha lo scopo di sottolineare l innocenza (cfr. Innocuos lusus al v. 7) dei suoi versi e la distanza tra mores privati e pratica letteraria. Questa difesa 385

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale