Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE in breve Marziale alterna I metri Un primo, fondamentale elemento di differenziazione sul piano stilistico consiste prevalentemente il distico nell alternanza delle diverse forme metriche, che sono essenzialmente tre: distico elegiaelegiaco (epigrammi co, endecasillabo falecio e trimetro giambico scazonte (à p. 825). Il distico elegiaco è il celebrativi e comicometro per eccellenza dell epigramma, e in quanto tale è impiegato in ben tre quarti di tutti realistici), l endecasillabo falecio (pluralità di temi) i componimenti di Marziale: esso prevale nei carmi d occasione rivolti all imperatore e ai e il trimetro giambico protettori del poeta, ma è frequente anche negli epigrammi comici. L endecasillabo è sicuscazonte (invettive). Testo PLUS Per Domiziano ramente il metro in cui Marziale mostra la maggiore prossimità alla lezione dei carmi 1-60 del Liber catulliano: come Catullo Marziale lo adatta ai temi più disparati, e non a caso è il metro scelto per gli epigrammi di aperta ispirazione catulliana (come I, 7; III, 12; VIII, 54). Il trimetro giambico scazonte era invece la forma metrica propria dell invettiva, e Marziale la utilizza prevalentemente per gli attacchi individuali più estesi e circostanziati. Marziale utilizza ogni Il lessico La differenza tra i vari registri espressivi si coglie in particolare nel lessico, che abregistro lessicale, dal braccia praticamente tutti i livelli della lingua. Marziale fa ampio uso di termini osceni e sermo cotidianus alle crudamente realistici, vale a dire di quella che il poeta stesso definisce lasciva verborum veritas, espressioni più ricercate, rivendicandone l impiego sulla base dell autorità dei suoi predecessori come per esempio Capassando per i termini più bassi e osceni. tullo. Un altro registro espressivo importante negli epigrammi è quello della lingua di tutti i giorni, quel sermo cotidianus ricco e vitale che racchiude in sé molte parole normalmente escluse dalla lingua poetica: ne fanno parte per esempio termini popolari, grecismi (harpastum, palla ; ophthalmicus, oculista ), diminutivi (labellum, boccuccia, labbruzzo ; parvulus, piccolo ). Marziale è però anche un poeta eruditissimo, imbevuto della lettura dei suoi predecessori greci e latini: così accanto ai livelli più bassi e popolari della lingua figurano anche quelli dei generi letterari più elevati, dall epica virgiliana alla lirica di Orazio. Per generare l effetto L aprosdòketon e il fulmen in clausula I vari registri lessicali si adattano naturalmente comico, Marziale sfrutta ai diversi filoni epigrammatici. Il linguaggio osceno è uno degli ingredienti principali degli appieno le tecniche epigrammi scoptici, vale a dire canzonatori , dove risponde alla duplice funzione di dare dell aprosdòketon (brusca e inaspettata realismo ai bozzetti delineati dal poeta e di indirizzare l invettiva con efficacia. L effetto corivelazione o virata di mico si innesca però in molti casi proprio attraverso lo studiato contrasto tra una prima parte tono verso il basso) e caratterizzata da un linguaggio alto, a tratti quasi solenne, e una caduta di stile , che svela la del fulmen in clausula natura parodica del componimento concludendolo con un termine crudo o volgare. questa (battuta sorprendente collocata in chiusura di la tecnica dell aprosdòketon* ( inatteso in greco), che mira a suscitare il divertimento attraverso componimento). il fulmen in clausula, la pointe finale che spiazza il lettore: questo particolare accorgimento stilistico, pur essendo già parzialmente presente nella tradizione epigrammatica greca e in Lucillio (à p. 374), viene portato da Marziale ai massimi livelli di efficacia espressiva, con la forte concentrazione dell elemento comico nella coda del componimento, la quale svela il carattere ridicolo della scena, ne rovescia il senso o ne descrive l esito paradossale. Un caso a parte è Gli epigrammi celebrativi ed ecfrastici Completamente diverso è lo stile degli epigrammi rappresentato dagli celebrativi, sorvegliatissimo e privo di volgarità: è stato osservato per esempio come i termini epigrammi celebrativi osceni siano del tutto assenti nei componimenti direttamente dedicati all imperatore Domie da quelli ecfrastici, ziano, che si fanno via via più frequenti dal quarto libro in poi. In questi testi rivolti ai membri caratterizzati rispettivamente da uno dell alta società non è raro trovare punti di contatto con lo stile delle Silvae del contemporaneo stile estremamente Stazio (à p. 339), concepite per occasioni e destinatari del tutto analoghi. Ancora differente è sorvegliato e il caso dei componimenti ecfrastici, che descrivono un oggetto rivaleggiando apertamente con dalla complessità concettistica. le arti figurative: qui la poesia di Marziale si spinge fino al concettismo, costruendo immagini che per complessità e raffinatezza sfociano quasi nel grìphos, l indovinello. l occasione concreta oggetto del singolo epigramma, dunque, a mediare la scelta di lingua e stile; Marziale si dimostra sempre a suo agio nel muoversi da un livello all altro, rivelando un abilità che ha pochi eguali tra i poeti latini. 378

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Età imperiale