PALESTRA DELLE COMPETENZE • VERSO L’ESAME DI STATO

SAME VERSO L E O T A DI ST PALESTRA DELLE COMPETENZE T7 L ossessione del potere Analisi e interpretazione di un testo LETTERARIO latino italiano tratto da Tebaide I, 312-323 Dopo aver deciso di regnare ad anni alterni, Etèocle e Polinìce estraggono a sorte chi dovrà governare per primo: lo sconfitto, Polinìce, si reca dunque per un anno in esilio. Durante questo periodo sviluppa una vera e propria ossessione per il regno, che in qualche modo rende anche lui responsabile, accanto al fratello che non rispetta il patto, della guerra imminente. Metro: esametri I nte re a pa tr s | o l m va gu s e xsu l a b o r s Interea patriis olim vagus exul ab oris Oedipod onides furto deserta pererrat Aoniae. Iam iamque animis male debita regna 315 concipit, et longum signis cunctantibus annum stare gemit. Tenet una dies noctesque recursans cura virum, si quando humilem decedere regno germanum et semet Thebis opibusque potitum cerneret; hac aevum cupiat pro luce pacisci. 320 Nunc queritur ceu tarda fugae dispendia, sed mox attollit flatus ducis et sedisse superbus deiecto iam fratre putat: spes anxia mentem extra hit et longo consumit gaudia voto. Frattanto il figlio di dipo, che già da tempo nel suo esilio andava errando lontano dalla casa paterna, s aggira, tenendosi nascosto, per i territori deserti dell Aonia. Con la fantasia continua a immaginarsi di possedere già quel regno che, purtroppo per lui, gli è dovuto, e si lamenta del lento volgere degli astri che fan sì che l anno non passi mai. Un solo assillante pensiero lo domina notte e giorno: se potrà mai vedere il fratello rinunciare al regno e ritornare un cittadino qualunque, e sé stesso invece finalmente signore e capo di Tebe. Per quel giorno, darebbe la vita. Talora si lagna dell esilio, come del responsabile di una gran perdita di tempo, ma tosto si riprende e ritrova la iattanza di chi comanda, vedendosi già seduto superbamente sul trono, dopo averne scacciato il fratello. L attesa spasmodica lo fa uscire di senno e in preda a questa brama incessante consuma la sua gioia prima di gustarla. (trad. G. Faranda Villa) COMPRENSIONE E ANALISI 1. 2. 3. 4. 5. Da quali tre affanni è tormentato Polinìce? Che tipo di subordinata viene introdotta da si al v. 317? Spiega l uso dell infinito sedisse al v. 321. Quale costrutto sintattico riconosci in deiecto fratre al v. 322? Attraverso quali artifici retorici è messo in risalto nei primi versi il motivo dell esilio? INTERPRETAZIONE E COMMENTO Spesso, come nel caso di Polinìce, la sete di potere è causa di enormi disgrazie. Commenta questo assunto alla luce degli studi letterari e storici che hai compiuto, ma anche in relazione alla società contemporanea. 364

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale