Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE Analisi del testo La punizione divina La punizione di Capàneo, fulminato, è anticipata dallo sconvolgimento della natura e dai segni dell imminente rovina del mondo (vv. 913-917) provocata dalla reazione di Giove. I celesti partecipano in ansia, incerti della decisione ultima, che viene presa dopo l ennesima provocazione (vv. 917-920). Sarà Capàneo con il suo discorso a imprimere il movimento decisivo all azione: con le ultime parole egli si spinge infatti oltre ogni limite consentito, travisando nella sua follia i segni e insinuando che tali fiamme debbano essere usate per abbattere Tebe. La pretesa e insana presunzione di sostituirsi al volere divino, all azione di Giove, e di cambiare così la direzione degli eventi provoca la rovina finale e il fulmine che si abbatte sul personaggio. A livello di costruzione della scena, l allentamento della tensione e dell incertezza coincide paradossalmente con il momento tragico dell intervento del dio, costretto alla necessaria punizione dell empio, e con la morte del protagonista dell episodio (vv. 927928). Segue quindi un prolungamento del quadro narrativo dove Stazio non abbandona la focalizzazione sul personaggio, ma ne delinea l incontrollato movimento anche dopo la morte (vv. 928-931). Persino i resti del corpo in fiamme di Capàneo sono irrefrenabili nel loro effetto devastante (esattamente come lo era il personaggio in vita) e seminano morte tra le due schiere, abbattendosi imprevedibilmente in ogni direzione e gettando nel panico entrambi gli eserciti. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. A che cosa allude l espressione An pavidas tonitru turbare puellas / fortior (vv. 905-906)? E perché Stazio definisce Cadmo suocero di Giove? 2. Come sono descritti Capàneo e Giove con la schiera degli dèi? 3. Il momento finale della morte dell eroe viene descritto quasi con una tecnica cinematografica: ricostruiscine i passaggi. Qual è la reazione dei soldati alla vista dell eroe fulminato? ! repetita iuvant IL CUM INVERSO Tra gli usi del cum temporale, particolare è quello del cosiddetto cum inverso, che indica un azione nuova e improvvisa che viene a modificare la situazione iniziale (cfr. cum mediis Capaneus auditus in astris al v. 898). così chiamato perché nel suo utilizzo c è una specie di inversione : l idea circostanziale di tempo caratterizza la proposizione reggente, mentre alla temporale con cum si affida l idea principale (logicamente si dovrebbe invertire il rapporto sintattico: cum iurgia quierant, Capaneus auditus est in mediis astris). Solitamente tale costrutto è anticipato da un avverbio (vix, vixdum, aegre, nondum, iam, ecce e altri) riferito al verbo della reggente; il suo verbo è per lo più al perfetto o al presente storico e può essere accompagnato da un altro avverbio come repente o subito. Svolgi&Verifica Esercizi interattivi 1. Inquadra il QRcode: individua nei periodi proposti i casi di cum inverso e, apportando i cambiamenti necessari, riscrivi il periodo dando alla proposizione temporale il valore di reggente e a quest ultima il valore di una temporale. ANALISI 4. Analizza le seguenti forme verbali: Piget (v. 901); Pudet (v. 917); decet (v. 925). Quali caratteristiche presentano tali verbi? Come sono costruiti in questo contesto? 5. Che valore hanno i congiuntivi venias (v. 902) e putes (v. 917)? 356

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Età imperiale