Tua vivit imago - volume 3

L autore Stazio Analisi del testo L argomento del poema e l invocazione alle Muse Il proemio della Tebaide è il più lungo della tradizione epica (il più corto è quello delle Metamorfosi di Ovidio, che consta solo di quattro versi). La materia è esposta in sintesi ai vv. 1-2 e le prime due parole del poema sono fraternae acies, le lotte fraterne , chiave di lettura di tutto il poema e allusione diretta all incipit del Bellum civile di Lucano, nel quale figuravano i bella civilia (le guerre civili à pp. 180, 193, 336). L antefatto, cioè l odio tra fratelli che si contendono alternativamente il regno di Tebe (alterna regna), è concentrato con efficacia nell esametro iniziale, che consente di cogliere immediatamente la drammaticità dell argomento trattato. L enjambement che collega questo primo verso al secondo (profanis / decertata odiis) permette inoltre al lettore di visualizzare e individuare l altra parola chiave: l odium. Segue quindi l invocazione alle Muse, secondo la prassi tradizionale del poeta che chiede la guida dell ispirazione divina (vv. 3-17). La scelta di concen- trarsi sulla confusa domus ( sconvolta casa/famiglia ) di dipo è posta con enfasi al v. 17, dopo un piccolo catalogo nel quale il poeta ha menzionato i miti legati alla fondazione di Tebe: miti e personaggi che sono alla base della storia luttuosa della città (narrati da Ovidio nel terzo e nel quarto libro delle Metamorfosi) e della triste discendenza di dipo, sulla quale egli si limiterà a concentrare il canto. La dedica a Domiziano Il riferimento e la dedica all imperatore sono, quindi, posticipati e inseriti in forma di recusatio a partire dallo stesso v. 17. Stazio rinvia il proposito di dedicarsi alla composizione di un canto di elogio delle gesta dell imperatore, perché la sua capacità poetica non è sufficiente per narrare degnamente tante imprese. Lo stratagemma retorico consente l inserimento dei successi dell imperatore nella sezione incipitaria del poema e quindi una forma di celebrazione, a sua volta introdotta all interno di una professione di modestia, con la quale Stazio si dichiara non all altezza di un simile compito. Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Il proemio di un poema epico è caratterizzato da alcuni elementi topici: l invocazione alle Muse, la propositio thematis e, talvolta, la dedica. Individua questi tre elementi nel testo e spiegali; in particolare illustra a chi è rivolta e come si esplica la dedica. 2. Quali sono i riferimenti mitologici che Stazio inserisce nel proemio? Quali, invece, le imprese storiche a cui fa riferimento? ANALISI 3. La lettura esametrica sottolinea la scansione della lunghezza delle sillabe della forma verbale nc d t (v. 3), che ci permette di distinguerla dalla forma apparentemente uguale nc d t. Da quali verbi derivano le due forme e come risultano composti? Quali sono le caratteristiche di questi verbi? Quali sono i loro significati etimologici e quali sostantivi danno come esito nella lingua italiana? 4. I primi versi del proemio sono caratterizzati da scelte lessicali che contribuiscono a rendere il carattere cupo dell argomento che il poeta intende trattare. Tra queste, spiega l etimologia degli aggettivi profanis (v. 1) e inexorabile (v. 5). 5. Da un punto di vista retorico, il proemio è caratterizzato da una preterizione, ma anche da una sorta di garbata recusatio. In che cosa consistono e in quali versi si possono incontrare? COMPETENZE ATTIVE Per confrontare Dopo l incipit della Tebaide, ti presentiamo i versi conclusivi con cui il poeta si congeda dalla sua opera (XII, 816-819): Vive, precor; nec tu divinam Aeneida tempta, / sed longe sequere et vestigia semper adora. / Mox, tibi si quis adhuc praetendit nubila livor / occidet, et meriti post me referentur honores («Possa la tua vita essere lunga! Non cercare però di gareggiare con l Eneide divina, ma seguila da lontano e venera sempre le sue orme. Se ancora l invidia ti offusca col suo velo, presto avrà fine, e dopo la mia morte ti saranno resi gli onori che meriti , trad. A. Traglia e G. Aricò): discuti con i tuoi compagni di classe sul significato di questi versi in rapporto all atteggiamento di Stazio nei confronti di Virgilio. 349

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Età imperiale