Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE 10 15 20 expediam penitusque sequar, quo carmine muris iusserit Amphion Tyriis accedere montes, unde graves irae cognata in moenia Baccho, quod saevae Iunonis opus, cui sumpserit arcus infelix Athamas, cur non expaverit ingens Ionium socio casura Palaemone mater. Atque adeo iam nunc gemitus et prospera Cadmi praeteriisse sinam: limes mihi carminis esto Oedipo dae confusa domus, quando Itala nondum signa nec Arctoos ausim spirare triumphos bisque iugo Rhenum, bis adactum legibus Histrum et coniurato deiectos vertice Dacos aut defensa prius vix pubescentibus annis bella Iovis teque, o Latiae decus addite famae quem nova maturi subeuntem exorsa parentis aeternum sibi Roma cupit. narrassi per virtù di qual canto Anfione impose ai monti di Tiro di sovrapporsi a formare le mura, o da dove ebbe origine l ira funesta contro la città parente di Bacco e qual fu l opera di Giunone crudele; contro chi, sciagurato, prese l arco Atamante e perché non temette l immensità dello Ionio la madre di Palemone, nell atto di precipitarvisi col figlio. Perciò lascerò ormai da parte le sventure e le gioie di Cadmo, e limiterò il mio canto alla casa sconvolta di dipo. Giacché ancora non oserei cantare le italiche insegne e i nordici trionfi e il Reno due volte costretto al giogo, l Istro due volte alle leggi, e i Daci cacciati dal monte delle loro congiure, e le guerre da te sostenute, ancora in verde età, in difesa di Giove, e te, nuovo onore della gloria del Lazio, che subentri alle ultime imprese dell anziano genitore e che Roma brama suo in eterno. (trad. A. Traglia e G. Aricò) quo carmine montes: Anfione aveva ordinato ai monti (montes è retto da iusserit) di aggiungersi a (accedere; intendi aggiungersi a formare ) le mura di Tiro (muris Tyriis) . L aggettivo Tyrius significa di Tiro (cioè fenicio ), cartaginese , ma in poesia può essere riferito, come qui, alla città di Tebe, fondata da Cadmo. unde graves mater: il poeta fa altre due allusioni a eventi mitici legati a Tebe e a due figli di Cadmo morti per colpa dell ira di Giunone. Il riferimento alle graves irae della dea richiama la storia di Sèmele (figlia del re), amata da Giove e madre di Bacco. Giunone per gelosia suggerì a Sèmele di chiedere a Giove come prova d amore di mostrarsi a lei in tutta la sua potenza e morì così fulminata. Il secondo mito è invece quello della morte di Ino, che per sfuggire alla pazzia del marito Atamante (figlio di Cadmo), il quale aveva ucciso il figlio Learco, si gettò nel 348 mare insieme all altro figlio Melicerte per salvarlo. Ino divenne così una ninfa e Melicerte una divinità marina protettrice dei porti, di nome Palemone. Baccho è dativo dipendente da cognata; cui è dativo di svantaggio ( contro chi ). socio casu ra Palaemone: lett. destinata a cadere insieme a Palemone (casura è participio futuro del verbo cado). 15-24. Atque adeo Roma cupit si nam: indicativo futuro ( lascerò ) o congiuntivo presente ( possa io lasciare ); dal verbo dipende l infinitiva i cui soggetti sono gemitus e prospera Cadmi e il verbo praeteriisse, infinito perfetto di praetereo (da cui il nome della figura retorica della preterizione). esto: imperativo futuro terza persona singolare del verbo sum. Oedi po dae: genitivo di Oedipo des, forma alternativa a Oed pus ( dipo). quando nondum ausim spirare: poiché non ancora oserei espirare (cioè cantare) . Itala nondum bella Iovis: breve catalogo delle imprese dell imperatore Domiziano: la vittoria capitolina (cioè l assedio del Campidoglio) del 69 d.C. che viene però menzionata per ultima (bella Iovis); le campagne contro i Catti (83 e 88-89 d.C.) e contro i Daci (86 e 89 d.C.). Il ricordo delle imprese di Domiziano viene inserito con la menzione dei grandi fiumi nordici (il Reno e l Istro, cioè il Danubio), che costituiscono i confini naturali delle regioni nelle quali sono stanziati i nemici vinti. adactum: è riferito sia a iugo Rhenum, sia a legibus Histrum. addite: vocativo del participio perfetto del verbo addo, riferito a decus. quem cupit: che Roma desidera per sé eterno, mentre subentri (subeuntem) alle ultime imprese (nova exorsa, participio perfetto sostantivato del verbo exordior) dell anziano genitore (maturi parentis) .

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale