L’ACHILLEIDE

L autore Stazio Giovanni Silvagni, La sfida di Etèocle e Polinìce, 1820. Roma, Galleria dell Accademia Nazionale di San Luca. in breve Immagini orrorifiche Un altro punto di contatto sia con Seneca tragico sia con Lucano è il gusto per l orrido, il macabro, la tendenza a un estetica negativa del deforme e del ripugnante, che suscita nel lettore una reazione emotiva violenta. Il compiacimento per l azione turpe condiziona così il poeta nella costruzione della quasi morbosa scena dell uccisione di Melanippo con l orrido pasto di Tìdeo (à T3). Nell insieme Stazio conferisce una netta priorità all elemento oscuro e negativo, mentre la presenza di caratteri positivi è ridotta all essenziale e concentrata nel finale del poema grazie alla figura di Tèseo, che consente le esequie funebri agli sconfitti. Nel poema prevalgono le La tecnica narrativa A livello narrativo la Tebaide mostra una serie di apparenti discontinuità, perché l opera è organizzata tramite la composizione di singoli quadri narrativi, all interno dei quali Stazio inserisce numerose e, a volte, ampie digressioni (ne è esempio il racconto di Issìpile nei libri V-VI), descrizioni oppure discorsi dove emerge maggiormente la componente retorica. Questa strategia richiama il procedimento utilizzato da Ovidio nelle Metamorfosi e conferisce alla narrazione un andamento a tratti romanzesco, che mantiene il lettore sempre in tensione senza creare punti morti. Il poeta rallenta e accelera il ritmo narrativo, dosando gli effetti patetici e creando con un gusto che tende all eccesso una forma di sympàtheia (cioè di sintonia emotiva ) con il pubblico. La narrazione procede tinte fosche, le immagini macabre e ripugnanti, le emozioni violente ed esasperate. per singoli quadri narrativi, entro i quali si inseriscono discorsi e digressioni che alimentano la tensione dei lettori. L ACHILLEIDE Il poema di Achille L altra opera epica di Stazio è l Achilleide, iniziata nel 95 d.C. e rimasta incompiuta a causa della morte dell autore. Il testo in esametri nella sua concezione iniziale doveva forse ripercorrere la storia completa dell eroe semidio Achille. Nella forma a noi pervenuta è conservato il primo libro (à T5), relativo alle vicende di Achille a Sciro, e la prima parte del secondo libro, nella quale Achille salpa dalla città. Tutta la prima parte dell opera si concentra sull infanzia di Achille affidato alle cure del maestro, il centauro Chirone, che lo addestra. Segue la decisione di Teti di proteggere il figlio dalla battaglia di Troia nascondendolo presso Sciro da re Licomede, nel suo gineceo, travestito da fanciulla. Ulisse riesce però a trovare e a smascherare il ragazzo facendo leva sul suo valore, ingannandolo con armi nascoste tra i doni. Il testo giunto a noi si interrompe all inizio del secondo libro: Ulisse parte insieme ad Achille per la guerra di Troia e durante il viaggio il semidio inizia a raccontare il proprio passato. L Achilleide è un poema epico incompiuto sulla storia di Achille: la parte superstite racconta l infanzia del semidio, nascosto dalla madre a Sciro, fino alla sua partenza per la guerra di Troia. 337

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale