T7 ITA - Quali comportamenti adottare nei confronti dei

L ET IMPERIALE 35 mai dimenticare le tavolette da scrivere, per poter riportare qualche bottino anche se non avessi preso nulla. Consacro pure del tempo ai coltivatori delle mie terre, anche se essi lo trovano troppo scarso: le loro lamentele paesane mi fanno meglio apprezzare le nostre lettere ed i nostri impegni cittadini. Stammi bene. (trad. F. Trisoglio) Analisi del testo La giornata di un aristocratico benestante, tra impegno civile e ozi letterari Dopo aver accuratamente descritto nella lunga epistola V 6 la sua villa in Tuscis, «in Toscana (probabilmente sita, in realtà, vicino Città di Castello, in Umbria), in questa lettera, indirizzata all amico Gneo Pedanio Fusco Salinatore, Plinio racconta, su invito del suo destinatario, come sia solito trascorre le giornate di riposo estivo nella sua proprietà di campagna. Quella descritta da Plinio, con una minuziosità che rischia di diventare pedanteria, è la tipica giornata di un aristocratico benestante, trascorsa negli agi e nel chiuso degli affetti privati, e divisa tra lo studio, l esercizio fisico e il riposo. Non abbiamo ragione di dubitare della veridicità del resoconto pliniano, ma è evidente che l autore ci tenga a trasmettere di sé l immagine esemplare del letterato e uomo di Stato che dedica anche i propri momenti di riposo al lavoro e allo studio. significativo, a tal proposito, il riferimento finale ai rapporti che intercorrono tra Plinio e i coloni che lavorano le sue terre: gli incontri, come si ricava dalle parole dell autore, sembrerebbero ridotti all essenziale e, seppure cordiali, si svolgono, da parte sua, in una clima di bonaria accondiscendenza, che denota comunque un senso di superiorità rispetto ai dipendenti, e, in ogni caso, sempre con il desiderio di tornare a occuparsi di faccende più raffinate alle rr. 35-36; non è certo casuale l opposizione lessicale fra «lamentele paesane (agrestes querelae) e «impegni cittadini (urbana opera), cioè tra le rozze attività campagnole e la signorili occupazioni cittadine. Lo stile La narrazione, come si addice a una lettera informale destinata a un amico, è svolta in uno stile dimesso, prevalentemente paratattico e privo di costruzioni sintattiche particolarmente elaborate, e adottando un registro sostanzialmente colloquiale, com è evidente soprattutto dall impiego di termini comuni, poco ricercati. Non manca però una certa raffinatezza, soprattutto nella collocazione dei sintagmi, che è sempre molto equilibrata. Mettiti alla prova Laboratorio sul testo ONLINE T7 Quali comportamenti adottare nei confronti dei cristiani tratto da Epistulae X, 96 e X, 97 italiano Riportiamo qui di seguito il celebre scambio epistolare, intercorso tra Plinio il Giovane, quando era governatore della Bitinia, e l imperatore Traiano, sul comportamento da tenere nei processi contro i cristiani. 5 322 Gaio Plinio all imperatore Traiano. mia abitudine, o signore, deferire al tuo giudizio tutti i casi sui quali rimango incerto. Chi infatti sarebbe più indicato per dirigere la mia titubanza o per ammaestrare la mia incompetenza? Non ho mai preso parte a nessun istruttoria sul conto dei cristiani: pertanto non so quali siano abitualmente gli oggetti e i limiti sia della punizione che dell inchiesta. Sono stato fortemente in dubbio se si debba considerare qualche differenza di età, oppure se i bambini nei più teneri anni vadano

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale