T6 ITA - La giornata di Plinio in campagna

Il contesto letterario La letteratura all'apogeo dell'impero T6 La giornata di Plinio in campagna tratto da Epistulae IX, 36 italiano In questa epistola Plinio il Giovane descrive, su richiesta dell amico Pedanio Fusco, una giornata tipica in una delle sue ville in campagna. 5 10 15 20 25 30 1. Mi chiedi con quali criteri io ordini la giornata d estate nella mia villa di Toscana. Mi sveglio quando mi torna comodo, generalmente verso la prima ora di sole, spesso prima, raramente più tardi. Le finestre rimangono chiuse; infatti il silenzio ed il buio hanno un efficacia straordinaria per sottrarmi alle distrazioni ed allora io, libero e tutto per me, non vado con le idee dietro agli occhi, ma con gli occhi dietro alle idee, dato che essi vedono gli stessi oggetti della mente tutte le volte che non ne vedono altri. 2. Elaboro i miei pensieri sul tema che sto eventualmente trattando; li elaboro parola per parola, come se stessi scrivendo e dando l ultima mano: si tratta di passi talora più brevi e talora più lunghi, a seconda che sono difficili o facili da redigere e da ricordare. Chiamo poi il mio stenografo1 e, lasciata entrare la luce, gli detto ciò che ho approntato; poi se ne va, lo richiamo di nuovo e di nuovo lo lascio in libertà. 3. Tra le nove e mezza e le undici (il mio orario non si svolge con una precisione priva di oscillazioni), in conformità con le indicazioni del tempo, me ne vado sulla terrazza o nella galleria vetrata e continuo il filo delle riflessioni e della dettatura. Poi salgo in carrozza, ed anche là proseguo la stessa occupazione a cui ero dedito sia quando stavo a letto che quando passeggiavo; la mia concentrazione permane integra, giacché il cambiamento stesso le rinnova le forze. Me ne ritorno ad un breve pisolino, poi faccio una passeggiata e successivamente leggo con voce incisiva ed energica un orazione greca o latina, non tanto per tenere in esercizio le corde vocali quanto per rinvigorire i polmoni; tuttavia anche le prime ne traggono un rinsaldamento non inferiore. Nuova passeggiata, frizioni con unguenti, ginnastica, bagno. 4. Durante la cena, se sono presenti solo mia moglie o pochi amici, si legge un libro; dopo cena ascoltiamo la declamazione di qualche scena comica o le esecuzioni di qualche suonatore di lira. Poi passeggio con i miei dipendenti, alcuni dei quali sono forniti di una buona cultura. Così, chiacchierando sui più diversi argomenti si tira in lungo la sera e, quantunque la giornata sia molto lunga, giunge rapidamente al termine. 5. Talora in questa trama avvengono alcuni mutamenti. Infatti, se ho indugiato lungamente a letto od ho protratto la passeggiata, soltanto dopo il riposo e la lettura faccio un giro, però non in carrozza, ma a cavallo, per recuperare tempo andando più in fretta. Sopraggiungono amici dalle cittadine dei dintorni e mi sottraggono una parte della giornata, e talvolta, quando sono stanco, mi vengono in aiuto, imponendomi una sospensione davvero opportuna. 6. Di tempo in tempo vado a caccia, ma senza 1. stenografo: la stenografia (scrittura manuale più breve della grafia alfabetica, realizzata con abbreviazioni e segni particolari e tesa a consentire una trascrizione più rapida del parlato) è attestata già nell antica Grecia; a Roma si deve a Tirone, liberto di Cicerone, l ideazione del sistema delle notae, usato ancora nel Medioevo. 321

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale