Il Panegyricus Traiani

Il contesto letterario La letteratura all'apogeo dell'impero in breve per la pubblicazione, secondo un elaborazione stilistica e formale curata dal principio fin nel dettaglio, mentre quello di Cicerone contiene lettere composte per una reale esigenza di comunicazione. Testo PLUS La cena a casa di un arricchito Il Panegyricus Traiani Un orazione encomiastica Opera differente, ma per molti aspetti affine alle Epistulae, è il Panegyricus Traiani. Si tratta dell orazione ufficiale di ringraziamento all imperatore che Plinio tenne in senato in occasione della sua nomina a console nel 100 d.C., giuntaci come scritto d apertura all interno di una tarda raccolta di panegirici (i cosiddetti Panegyrici latini, una silloge databile tra fine IV e V secolo d.C.), però in una versione ampliata e fortemente rielaborata dall autore. In essa Plinio esalta la figura di Traiano, elogiandone i meriti militari e politici ed esaltandone le virtù il termine panegirico , del resto, sebbene indicasse inizialmente i discorsi solenni tenuti in occasione delle festività panelleniche, era passato a indicare uno scritto o un discorso celebrativo rivolto a un sovrano. Dall opera emerge la presunzione, da parte di Plinio, di voler in qualche modo educare l imperatore, indicandogli una politica di concordia e collaborazione con l ordine senatorio e l ordine equestre e suggerendogli modelli di comportamento, ma il tono rimane sempre encomiastico e a tratti anche apertamente adulatorio. Per conoscere i reali rapporti che legarono Plinio all imperatore, si dovrà piuttosto guardare allo scambio epistolare intercorso tra i due ai tempi del governatorato in Bitinia e incluso nel X libro delle Epistulae, nel quale Plinio si presenta come un funzionario onesto e scrupoloso, ma irresoluto, esitante e in definitiva dipendente dall autorevole giudizio dell imperatore anche per le questioni marginali. Unica orazione di Plinio a esserci giunta, il Panegyricus Traiani è un importante documento storico per ricostruire il funzionamento dell amministrazione provinciale romana. I toni di Plinio, adulatori da un lato e presuntuosi dall altro, a ogni modo, fanno sì che il testo non possa essere usato per ricostruire gli effettivi rapporti con l imperatore. Busto dell imperatore Traiano. Monaco di Baviera, Gliptoteca. Lo stile La ripresa manieristica di Cicerone Il modello prediletto da Plinio è, ovviamente, Cicerone (del resto, era stato allievo di Quintiliano). Tuttavia Plinio non riesce a replicare l ampiezza delle strutture ciceroniane, prediligendo spesso periodi più brevi e sconnessi, e la sua riproposizione del modello appare, in fin dei conti, alquanto manieristica. Sono frequenti, infatti, gli effetti fonici e i procedimenti retorico-stilistici che mirano a generare sorpresa e ammirazione nel lettore. L effetto finale è quello di una prosa elegante, scorrevole e armoniosa ma di rado efficace e quasi mai vigorosa. Plinio si forma sui testi di Cicerone e tenta di riprodurne la prosa. Le sue pagine, però, ne mostrano una riproposizione manieristica. La fortuna Un modello per l epistolografia Il confronto con l epistolario ciceroniano e con l opera di altri suoi grandi contemporanei certamente non giovò, in un primo momento, alla fortuna della raccolta pliniana. Ciononostante, la sua opera riscosse un grande successo fin dalla tarda antichità e divenne ben presto esemplare: se infatti, come abbiamo già ricordato, il Panegyricus Traiani, incluso in posizione di apertura nella tarda raccolta dei Panegyrici latini, divenne il modello principale per tutti i panegiristi successivi, le sue Epistulae vennero apprezzate e imitate, in età tardo-antica, da Simmaco e Sidonio Apollinare, ebbero una discreta fortuna anche nel Medioevo e conobbero grande risonanza in età umanistica e rinascimentale, quando tutti i grandi intellettuali del tempo le presero a modello per i loro epistolari. Dopo una prima fase in cui si registra un tiepido apprezzamento per Plinio, le sue Epistulae nella tarda antichità vengono riprese e imitate, fino a diventare modello di riferimento per l epistolografia di età umanistica e rinascimentale. 317

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale