Le Epistulae

L ET IMPERIALE in breve Le Epistulae I dieci libri dell Epistolario Rielaborazione letteraria di lettere private La raccolta delle Epistulae è costituita da pliniano presentano una dieci libri di lettere composte complessivamente tra il 96 e il 113 d.C.: i primi nove libri precisa struttura che contengono lettere private (per un totale di 247 lettere) su diversi argomenti e di varia si serve della varietà tematica per non estensione, indirizzate a 150 diversi destinatari, tra amici, conoscenti e personaggi pubbliannoiare il lettore. Le ci, che vennero pubblicate a opera dello stesso Plinio, il quale dedicò la raccolta a Setticio missive, sia pubbliche sia Claro, influente uomo politico dell età di Traiano e Adriano; l ultimo libro contiene il private, sono tutte frutto carteggio privato intercorso tra l imperatore Traiano e Plinio, appartenente perlopiù di una rielaborazione letteraria dei testi al periodo in cui quest ultimo fu governatore in Bitinia (per un totale di 121 lettere, delle originali, rivisti per la quali 72 scritte da Plinio, mentre le restanti sono i rescripta, le risposte di Traiano), pubblipubblicazione e sistemati cate probabilmente postume. ad arte, come attestato nella lettera proemiale Nella lettera proemiale, Plinio afferma di aver predisposto le sue lettere per la pubblicadall autore, che riporta zione su esortazione di Setticio Claro, che lo aveva invitato a riordinarle paulo curatius, con l esortazione di Setticio un po più di cura , aggiungendo però di averlo fatto senza prestare troppa attenzione alla Claro, destinatario dell opera. sequenza cronologica e di aver raccolto le lettere in ordine sparso, così come gli capitavano (collegi non servato temporis ordine [...] sed ut quaeque in manus venerat). Sembrerebbe emergerne il quadro di un antologia spontanea, non mediata da alcun tipo di artificiosità. In realtà, alla base di questa organizzazione casuale giace un esigenza di varietà che dimostra la finalità letteraria dell epistolario e una sua evidente destinazione per la pubblicazione. Ciascuna lettera è infatti dedicata a un singolo tema, con grande attenzione per la cura formale e l elaborazione retorico-stilistica, e le varie lettere si susseguono alternando accuratamente gli argomenti, secondo un principio di varietà che serve a non generare monotonia e a non incorrere perciò nella noia del lettore. Le lettere di Plinio Il contenuto delle lettere Gli argomenti trattati sono spesso frivoli e banali: si parla aprono uno spaccato di fatti di cronaca e di eventi mondani, vi sono numerose descrizioni di ville, paesaggi e sulla società romana fenomeni naturali, vi ricorrono elogi di letterati e personaggi pubblici e soprattutto sono coeva all autore grazie assai frequenti i riferimenti alle attività e agli impegni dell autore. Nonostante l evidente al gran numero di temi affrontati e ai differenti artificiosità, le epistole di Plinio presentano varie descrizioni di innegabile piacevolezza destinatari, ciascuno ed efficacia narrativa. Esse inoltre, come abbiamo già avuto modo di accennare, ci fordei quali permette a niscono informazioni preziose su personaggi e avvenimenti storici e aspetti socio-culPlinio di spaziare da un avvenimento all altro. turali: gran parte dei più importanti personaggi della politica e della cultura del tempo, Testi PLUS Le due ville di Plinio sul lago di Como L eruzione del Vesuvio e la morte di Plinio il Vecchio come Traiano, Setticio Claro, Tacito, Svetonio, compaiono nell epistolario pliniano; il celebre scambio di lettere con Traiano riguardo alla questione dei cristiani (X, 97 e X, 98) è significativo di una precoce e considerevole diffusione di questo culto, quanto meno in determinate regioni dell impero; il riferimento alla pratica delle recitationes e alle più interessanti novità in campo letterario (I, 13) forniscono il quadro di una società florida ma superficiale e salottiera e di una letteratura d intrattenimento già avviata verso un inesorabile decadimento. L autore, nell Epistolario, Un ritratto personale chiaro, in ogni caso, che tramite il suo epistolario Plinio mira a tenendo a mente quanto fornire di sé un immagine edificante e autocelebrativa: il racconto minuzioso di episodi fatto in precedenza da della sua vita privata e dei suoi impegni mondani, il riferimento alle sue relazioni sociali e Cicerone, tratteggia un immagine di sé alle sue occupazioni pubbliche vogliono proporre l immagine di un intellettuale impegnato autocelebrativa, quasi sia nella vita politica sia in quella culturale, di un potente e generoso benefattore, patrono di volesse mettersi in comunità, oltre che di singoli letterati. L ovvio riferimento è a un grande personaggio di età mostra tramite i suoi repubblicana, Cicerone, che per Plinio è modello non soltanto di stile ma anche di vita. corrispondenti e insieme con loro. L idea stessa di allestire una raccolta epistolare, del resto, ha alle spalle il modello ciceronia- no, sebbene vi sia almeno una considerevole differenza: l epistolario di Plinio è concepito 316

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale