Græce loqui - Le Argonautiche di Apollonio Rodio

L ET IMPERIALE gr ce loqui Le Argonautiche di Apollonio Rodio Apollonio Rodio è uno dei massimi rappresentanti della letteratura greca ellenistica. Nato ad Alessandria d Egitto attorno al 295 a.C., è discepolo di Callimaco e in seguito viene nominato bibliotecario della Biblioteca d Alessandria, ricevendo anche dal re Tolomeo II l incarico di occuparsi dell educazione del figlio. La tradizione antica riferisce che in seguito a una disputa letteraria che lo oppone al maestro Callimaco si sarebbe recato nell isola di Rodi, dove avrebbe soggiornato a lungo, cosa che gli valse il suo soprannome. Apollonio Rodio incarna perfettamente la figura del poeta-filologo alessandrino: sappiamo infatti che egli dedicò diversi studi alle opere di autori della letteratura greca arcaica, Omero ed Esiodo in particolare, e che compose anche poemetti eruditi, come alcuni dedicati al tema delle ktìseis (le fondazioni mitiche) di città. La sua opera maggiore, però, sono le Argonautiche, poema epico in 4 libri che narra le gesta di Giàsone e degli Argonauti in cerca del vello d oro. Pur rispettando, nelle sue linee fondamentali, i canoni del poema epico di ascendenza omerica, Apollonio, in pieno stile alessandrino, propone un approccio fortemente innovativo nei confronti del modello: egli fonde in un unico poema, di estensione molto ridotta rispetto ai modelli omerici, sia il tema odissiaco delle peregrinazioni sia quello iliadico della guerra, prestando grande cura all organizzazione strutturale e all elaborazione formale e inframezzando spesso al racconto principale brevi episodi relativi a miti e leggende di diversa provenienza, ispirati dalla passione antiquaria ed erudita del poeta. Grande importanza hanno, all interno dell opera, anche l elemento elegiaco ed erotico, che si esplicano soprattutto nella sezione dedicata all innamoramento di Medea per Giàsone, che rappresenta probabilmente la parte più nota e ben riuscita dell opera, a cui si ispirerà anche Virgilio per l episodio di Didone. Altro elemento fortemente innovativo è l attenzione per la psicologia dei personaggi, soprattutto nella caratterizzazione del protagonista, Giàsone, che per molti aspetti sfugge all etichetta di eroe epico tradizionale: il Giàsone di Apollonio Rodio sembra perlopiù subire il proprio destino, anziché affrontarlo, e si mostra spesso irresoluto, esitante, a tratti inadeguato all alto compito che gli è stato assegnato. Le Argonautiche di Apollonio Rodio eserciteranno una profondissima influenza nelle età successive e in particolare sulla letteratura latina: nel I secolo a.C. il poeta neoterico Varrone Atacino ne proporrà una traduzione artistica, in età augustea Virgilio e Ovidio se ne serviranno come importante fonte di ispirazione, imitandone lo stile e riprendendone alcuni motivi, e in età imperiale, infine, Valerio Flacco si cimenterà in un originale e personale riscrittura. Dosso Dossi, La partenza degli Argonauti, 1520. Washington, National Gallery of Art. 304

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale