VALERIO FLACCO

Il contesto letterario La letteratura all'apogeo dell'impero in breve VALERIO FLACCO La vita Della vita di Gaio Valerio Flacco non conosciamo quasi nulla. La data e il luogo di nascita sono ignoti, ma dal cognomen, Setinus, che in un manoscritto viene aggiunto al suo nome, si può forse dedurre che fosse originario di Setia (l odierna Sezze, in provincia di Latina). Dal proemio della sua opera, che è dedicata a Vespasiano ma contiene anche accenni a Tito, si ricava che egli ricoprì la carica religiosa di quindecemvir sacris faciundis. Sembra anche potersi dire che sia morto non molto prima del 92 d.C., dal momento che nell Institutio oratoria (X, 90) Quintiliano accenna alla recente morte di Valerio Flacco. Le opere Valerio Flacco compone un poema epico in esametri, gli Argonautica, in cui riprende l episodio mitico del viaggio di Giàsone e degli Argonauti in cerca del vello d oro. L opera si compone di 8 libri, ma l ultimo è incompiuto, forse a causa della morte improvvisa dell autore o forse per sua decisione, meno probabilmente per un danno nei manoscritti. Gli Argonauti e le loro vicende Il mito di Giàsone e gli Argonauti apparteneva alle più antiche vicende dell èpos greco e aveva ispirato famose riscritture letterarie, soprattutto teatrali, fornendo l argomento a molte celebri tragedie incentrate sullo sfortunato personaggio di Medea. In età ellenistica, poi, era stato oggetto di un importante poema epico, le Argonautiche di Apollonio Rodio (III secolo a.C.), che aveva rinnovato profondamente la tradizione epica. A Roma già il poeta neoterico Varrone Atacino ne aveva proposto un rifacimento, gli Argonautae, traduzione libera, in esametri latini, del poema di Apollonio. Quella messa in atto da Valerio Flacco, invece, non è più una semplice trasposizione romana dell originale ellenistico, bensì un effettiva riscrittura, che comporta tagli, aggiunte e variazioni significative sia nella trama sia nella rappresentazione dei personaggi. E soprattutto, pur rimanendo il testo di Apollonio Rodio il riferimento fondamentale, sia narrativo sia formale, il rifacimento di Valerio Flacco passa attraverso il filtro di altri modelli altrettanto importanti, quello virgiliano in particolare. La trama ricalca piuttosto fedelmente quella dell originale: dopo aver elogiato l operato di Vespasiano e dei figli Tito e Domiziano, l autore rievoca le motivazioni che hanno spinto Giàsone a intraprendere la sua missione, ripercorre le avventurose vicissitudini del suo viaggio fino in Colchide e gli intrighi e le lotte intestine nel regno di Eeta, racconta dell amore di Medea, figlia del re, per Giàsone e la difficile conquista del vello d oro, interrompendosi infine nel mezzo del complicato viaggio di ritorno. Fra tradizione e innovazione Tutti gli episodi principali delle Argonautiche di Apollonio Rodio sono presenti anche nel rifacimento di Valerio Flacco, benché, anche nei punti in cui egli resta maggiormente aderente al modello, fino quasi al punto di cimentarsi in piccole prove di traduzione artistica, la sua resa appaia sempre tesa all accentuazione dell effetto patetico, alla drammatizzazione delle scene e alla ricerca dell artificio retorico, al fine di ottenere una maggiore partecipazione emotiva dei lettori. Ma soprattutto, una significativa innovazione è l idea che dietro il viaggio degli Argonauti si celi un disegno provvidenziale, nozione che dimostra una chiara ascendenza virgiliana. Nel primo libro del suo poema, infatti, Valerio Flacco introduce una scena sull Olimpo in cui il Sole, preoccupato per la sorte del figlio Eeta, chiede rassicurazioni a Giove in merito alla spedizione degli Argonauti, così come nel primo libro dell Eneide lo stesso Giove aveva tranquillizzato Venere profetizzandole il destino del figlio Enea e il futuro grandioso di Roma. Gli Argonauti, cioè i marinai della nave Argo, sono protagonisti di un mito antichissimo e variamente raccontato: fra le loro vicende spiccano quelle relative all amore fra Giàsone, capo della spedizione di eroi in Colchide, e Medea, figura di grande fascino e fortuna. Testo PLUS L incontro notturno tra Giàsone e Medea A fronte di una certa dipendenza soprattutto contenutistica dai poeti antichi, Flacco mostra nella sua opera anche un buon grado di rielaborazione personale e vi inserisce tematiche completamente nuove, quali la presenza di un disegno provvidenzialistico e l esaltazione della potenza di Roma. 303

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale