Tua vivit imago - volume 3

Il contesto letterario La letteratura all'apogeo dell'impero 85 90 95 100 105 110 che i tassi tutt attorno e i pini, con le loro ombre funeree, nascondevano e proteggevano dalla luce del giorno. In questo luogo, si narra, degli affanni mortali si era spogliata la regina.7 Là, incise nel triste marmo, si ergono le statue: il progenitore Belo e tutta la serie dei discendenti da Belo, Agenore,8 gloria della sua stirpe, e Fenice, che diede a lungo a quella terra il suo nome. Lei stessa vi risiede, congiunta infine in eterno a Sicheo; ai suoi piedi giace la spada frigia,9 e in ordine cento are vi si innalzano agli dei del cielo e al potente Erebo. Qui, sciolti i capelli, i numi della dea di Enna10 e l Acheronte invoca una sacerdotessa con la veste stigia. Muggisce la terra ed emana terribili sibili nell ombra; brillano sugli altari fuochi spontanei. Allora svolazzano nel vuoto i Mani suscitati dal canto magico e trasuda il volto marmoreo di Elissa. Su ordine del padre, Annibale è condotto a questi penetrali e, una volta entrato, Amilcare ne studia l aspetto e il volto. Non impallidì del furore dell invasata numida,11 né dei crudeli riti del tempio, né delle soglie cosparse di sangue, né delle fiamme suscitate dal suono del canto. Accarezzandolo, il padre gli bacia il capo, ne risolleva lo spirito esortandolo e riempiendolo di queste parole: «Il popolo risorto dei Frigi opprime i figli della stirpe di Cadmo con patti ingiusti; se il fato mi negasse di scacciare con le mie braccia questo disonore dalla patria, fa che questo onore diventi tuo, figlio mio. Orsù, ambisci a una guerra che porti ai Laurentini12 la rovina: rabbrividisca della tua nascita la gioventù tirrenica, e rifiutino di partorire, quando sarai cresciuto, le madri latine. 7. In questo luogo regina: a differenza della tradizione storica, che colloca l episodio nel tempio di Baal (Ab Urbe condita XXXV, 19, 3), Silio Italico immagina che il giuramento di Annibale avvenga all interno del tempio di Didone, sorto nello stesso luogo in cui la regina si era tolta la vita in seguito all abbandono di Enea. 8. Agenore: antico re mitico di Tiro, pa- (trad. M. Farese) dre di Europa, Cadmo e Fenice (dal quale aveva preso nome la regione della Fenicia). 9. frigia: cioè troiana. 10. dea di Enna: con questa perifrasi* ci si riferisce a Proserpina, che, secondo il mito, era stata rapita da Plutone in Sicilia, proprio nei pressi di Enna. 11. numida: si tratta della sacerdotessa del tempio, di cui in questo verso si specifica la provenienza: è una donna dei Massili, popolo della Numidia orientale. 12. Laurentini: appellativo con cui ci si riferisce ai Romani. 301

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Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale