La satira

Il contesto letterario La letteratura all'apogeo dell'impero in breve I Priapea I Carmina Priapea sono una raccolta anonima di 95 componimenti dal tono scherzoso e dal carattere perlopiù licenzioso. Benché la loro datazione sia molto incerta (tre dei carmi della raccolta sono ascritti tradizionalmente a Virgilio, due a Tibullo, uno, sembrerebbe, a Ovidio, ma si tratta con buona probabilità di false attribuzioni), è stata recentemente sostenuta, plausibilmente, la paternità di un unico autore anonimo collocabile, cronologicamente, poco dopo Marziale. Il modello di Marziale deve infatti aver ricoper Pittrice che dipinge una statua di Priapo, affresco da Pompei del I secolo d.C. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. to una certa importanza per l elaborazione di questi componimenti, dal momento che si tratta, in buona parte, di epigrammi. Benché il genere dei Priapea nasca privo di intenzioni oscene, visto che era composto da inni di lode dedicati a Priapo in quanto protettore degli orti e dei giardini (abbiamo un eccellente esempio di questa funzione primigenia nella Satira I, 8 di Orazio, nella quale il tema è però affrontato già con tono ironico e giocoso), assunse ben presto toni scurrili e aggressivi, incentrandosi su tematiche erotiche e lascive (Priapo infatti è anche la divinità dell istinto sessuale e della fecondità maschile). Si tratta di componimenti anonimi di datazione incerta: scritti in metri diversi, hanno per lo più argomento erotico e un linguaggio lascivo. La satira Invettiva e toni moraleggianti Anche il genere satirico conosce uno sviluppo significativo in questi anni, grazie all opera di Giovenale (à p. 450). Con quest ultimo, la satira attraversa un processo di trasformazione molto marcata, che la porterà ad assumere quelle caratteristiche che ne definiranno lo sviluppo anche nelle epoche successive: essa non si configura più come una conversazione pacata, ma diviene a tutti gli effetti un invettiva moraleggiante e conservatrice, dai toni a tratti molto violenti, incentrata su temi etici e socio-politici. Questo tipo di satira, molto più che quella luciliana e oraziana, sarà quella a cui guarderà la nutrita tradizione satirico-moralistica delle letterature europee di età moderna. Giovenale è il modello di riferimento della poesia satirica, che assume i caratteri dell'invettiva feroce e moraleggiante a cui poi guarderà la tradizione successiva. La lirica Ricercata poesia d occasione Benché Tito e Domiziano fossero stati degli importanti mecenati, oltre che poeti in prima persona, della lirica degli anni tra i Flavi e Traiano non ci è rimasto pressoché nulla. Unica significativa eccezione sono le Silvae di Stazio (à p. 339), ampia raccolta di componimenti d occasione di argomento estremamente vario ed eterogeneo. Si tratta di una poesia caratterizzata da una raffinatissima elaborazione stilistica, che, al confronto con i grandi modelli della lirica latina precedente, appare scialba e futile, ma che, in termini di tradizione letteraria, gode di una posizione di grande preminenza: le Silvae, infatti, già a partire dalla tarda antichità, assurgeranno a modello canonico per la poesia d occasione. Nonostante la grande ricercatezza formale, la produzione lirica d età flavia non raggiunge le vette del periodo augusteo. 297

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale