PLUS - Il limes e i barbari

Il contesto storico Dai Flavi all età aurea in breve Domiziano è molto abile nell attività di governo, da un lato garantendosi il consenso della popolazione attraverso l organizzazione di spettacoli pubblici (à p. 284), dall altro promuovendo una serie di interventi al di là del limes (à vedi sotto), le frontiere dell impero: in particolare, consolida il confine sul Reno e sul Danubio, rafforzato anche grazie alla sospensione della campagna di conquista di Caledonia (Scozia) e Hibernia (Irlanda) intrapresa da Gneo Giulio Agricola, suocero di Tacito (à p. 491). Tuttavia, l azione politica di Domiziano si caratterizza per i marcati tratti assolutistici, che contribuiscono ad accrescere l ostilità del ceto senatorio nei suoi confronti. A partire dal 93 d.C. il principe inizia una feroce repressione contro i dissidenti, che porta all eliminazione di grandi personalità, famose per la loro attività intellettuale. In un simile clima di terrore matura una cospirazione per assassinare Domiziano, che nel 96 d.C. cade vittima di un attentato. à Domiziano effigiato su una moneta d argento. Il limes e i barbari Quando si parla di limes ( confine ) dell impero, generalmente si pensa a un muro che funge da barriera tra il territorio romano e quello abitato dai barbari; in effetti, per controllare le aree più a rischio, in alcune regioni Roma realizza imponenti strutture difensive, concepite per rendere agevole la sorveglianza e più rapida la risposta militare in caso di invasioni, e di cui possiamo osservare ancora oggi le vestigia (per esempio l immensa fortificazione nota come vallo di Adriano, che attraversa il Nord dell Inghilterra da una costa all altra). L idea di limes, tuttavia, esprime un concetto più ampio, perché porta con sé una nozione di confine da intendersi più in senso metaforico che in senso fisico: mentre in Britannia o sul fronte del Reno il limes consiste in un muro intervallato da accampamenti fortificati e torri di guardia, in Africa e in Oriente esso è costituito da un insieme di strade e forti che controllano i punti nevralgici del territorio. In sostanza il limes è quella zona periferica dell impero che è immediatamente adiacente ai territori non soggetti a Roma: più che una barriera si tratta dunque di una cerniera fra Roma e gli altri . Ma chi sono questi altri ? Va indubbiamente messa da parte l immagine, ormai obsoleta, dei barbari come feroci selvaggi privi di cultura che solo le armi romane possono frenare dall invadere l impero e saccheggiarne le città: le popolazioni stanziate lungo il limes hanno avuto modo di entrare in contatto con Roma e di assimilarne, in parte, la cultura; e tale contatto non è certo a senso unico, considerato che anche sul versante roma- no si può osservare un processo di adozione di nuovi elementi culturali (le bracae, pantaloni larghi; la birra), come dimostrano i numerosi ritrovamenti archeologici che stanno pian piano aprendo nuovi scenari di integrazione culturale da ambo le parti. Da questo punto di vista, infatti, il limes non costituisce una frontiera, ma un vero e proprio ponte fra civiltà, una cerniera che connette fra loro il mondo romano e le varie culture dei popoli esterni all impero in una maniera più stretta di quanto si possa pensare. Ricostruzione del forte romano di Vindolanda, nel Nord dell Inghilterra, dove sono state ritrovate delle tavolette di legno utilizzate per la corrispondenza, risalenti al 90-120 d.C. In una di queste, l ufficiale a capo del distaccamento fa richiesta di un ulteriore quantitativo di birra per i suoi soldati («cervesam commilitones non habunt ); a quel tempo la birra è la bevanda più popolare tra i Galli. 285

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale