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L autore Petronio Il (buon)gusto letterario di Petronio Se si vuole leggere il personaggio di Trimalcione e l ambiente in cui si muove in chiave critico-letteraria, si può forse vedere qui una velata polemica nei confronti di un certo modo di fare letteratura, talmente carica di artifici retorici da essere spesso grottesca: si tratta senza dubbio di una suggestione, ma non è da escludere che faccia parte di quel complesso gioco di allusioni e sottintesi che caratterizzano il Satyricon, e che il lettore moderno può soltanto vagamente percepire. Il I secolo d.C., infatti, si distingue per un diffuso manierismo artistico, che si traduce in una costante ricerca di ciò che stupisce il pubblico. Un esempio di tale gusto ci è offerto da quelle scene, particolarmente macabre, che sono presenti in opere come la Pharsalia di Lucano (à p. 183) e le tragedie di Seneca (à p. 70), in cui gli autori indulgono in descrizioni ricche di dettagli cruenti. Petronio, arbiter elegantiae, ricorre ai medesimi espedienti, ma con una diversa leggerezza e, soprattutto, all interno di un contesto profondamente differente. Ciò che nel Satyricon è mirabolante, eccessivo, pantagruelico, viene, infatti, generalmente associato a individui di bassa cultura oppure a racconti decisamente inverosimili (à T8). Mettiti alla prova Laboratorio sul testo ONLINE Immagini di parole I momenti descrittivi sono molto frequenti nella letteratura antica: noti con l espressione greca di èkphrasis, essi consistono nell introduzione di un racconto o di una digressione all interno della narrazione principale. La loro funzione, tuttavia, non è semplicemente quella di fornire al lettore le caratteristiche di un oggetto o di una scena, ma di realizzare un inserto in cui, attraverso le parole, il testo è arricchito da una vera e propria immagine. Per questa ragione, l èkphrasis è spesso caratterizzata da una straordinaria ricchezza di dettagli: essa non si limita a descrivere, ma ambisce a riprodurre, ed è evidente, in questo aspetto, l analogia con le arti visive, giacché anche pittura e scultura fanno un simile ricorso al particolare. Il Satyricon ci offre numerosi esempi di questi momenti descrittivi, non soltanto perché tutta la vicenda è raccontata da Encolpio, che deve quindi rendere partecipe il lettore delle proprie vicende, ma anche perché è attraverso le descrizioni che prende forma quel realismo che costituisce uno dei tratti principali dell opera: nelle descrizioni dei mirabolanti cibi che compaiono sulla tavola di Trimalcione, noi possiamo riconoscere lo stesso gusto per il dettaglio che caratterizza le tavole imbandite che compaiono nella pittura o nell arte musiva, secondo un modello che dall antichità è sopravvissuto fino ai nostri giorni. Paesaggio con scena pastorale, affresco di I secolo a.C. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. Mosaico con pesci nella casa del Fauno di Pompei. Napoli, Museo Archeologico Nazionale. 253

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale