Tua vivit imago - volume 3

L autore Petronio 15 20 nummorum nummos. Argentum in ostiarii illius cella plus iacet, quam quisquam in fortunis habet. 9. Familia vero babae babae! non mehercules puto decumam partem esse quae dominum suum noverit. 10. Ad summam, quemvis ex istis babaecalis in rutae folium coniciet. 38.1. Nec est quod putes illum quicquam emere. Omnia domi nascuntur: lana, credrae, piper; lacte gallinaceum si quaesie ris, invenies. 2. Ad summam, parum illi bona lana nascebatur; arietes a Tarento emit, et eos culavit in gregem. 3. Mel Atticum ut domi nasceretur, apes ab Athenis iussit afferri; obiter et vernaculae quae sunt, meliusculae a Graeculis fient. 4. Ecce intra hos dies scripsit, ut illi ex India semen boletorum mitteretur. Nam mulam quidem nullam habet, quae non ex onagro nata sit. 5. Vides tot culcitras: nulla non aut conchyliatum aut coccineum tomentum habet. 6. Tanta est animi beatitudo! Reliquos autem collibertos eius cave contemnas. 7. Valde sucossi sunt. Vides illum qui in imo imus recumbit: hodie sua octingenta possidet. De nihilo crevit. Modo solebat collo suo ligna portare. argento di quanto un altro ce n ha in tutto il patrimonio. 9. E la servitù poi, ollallà, quella, ci sarà uno su dieci, miseriaccia boia, che conosce il suo padrone. 10. Insomma, uno qualunque di questi babbei lui te lo annienta da farlo entrare in una foglia di ruta. 38.1. E non devi mica credere che compri qualcosa. Gli nasce tutto in casa: lana, limoni, pepe; gli chiedi latte di gallina e lui te lo trova. 2. Per fartela breve, la lana gli riusciva scadente: comprò montoni a Taranto e li mise in culo al gregge. 3. Per produrre in casa miele attico, si fece portare le api da Atene, così intanto quelle casarecce miglioreranno un po stando con le grècule. 4. Sta a sentire, in questi giorni ha scritto in India che gli recapitino il seme dei funghi. Per le mule poi non ce n è una che non gli sia nata da un onagro. 5. Vedi quanti cuscini: beh, tutti con l imbottitura di porpora o scarlatto. 6. Il massimo dell estasi spirituale. E bada di non sottovalutare gli altri suoi compari ex-schiavi. 7. Tutta gente superdanarosa. Vedi quello che sta ultimo nell ultima fila? Oggi ci ha i suoi ottocentomila. E viene dal niente. Poco fa lavorava portando legna sul collo. nummorum nummos: espressione colloquiale (nota la ripetizione). Babae ba bae: si tratta di un interiezione che indica meraviglia, del tutto analoga alla for ma greca babaì, da cui deriva anche il successivo babaecalis (rr. 13-14) tramite la forma babaì kalein, dire babaì . in rutae folium coniciet: il personaggio che parla, un liberto chiamato Ermerote, utilizzerà la medesima espressione anche in un altro momento, durante un diverbio con Ascilto e Gìtone (à T1); il significato è simile al nostro mettersi in tasca qualcuno . 38. Nec est quod SUPERVACUARUM Nec est quod emere: la costruzione nec est quod ( non c e motivo di ) seguita dal congiuntivo è tipica della lingua colloquiale; putes introduce una proposizione infinitiva. A casa di Trimalcione si applicano i princìpi dell autarchia tradizionale romana: come ribadiva Catone il Censore nel suo De agri cultura, il buon paterfamilias dev essere vendace e non emace , deve, cioè, comprare il meno possibile. Le proprietà di Trimalcione, infatti, sono in grado di produrre di tutto, anche le merci più rare e pregiate compreso un improbabilissimo latte di gallina. lana, credrae, piper, lacte galli naceum: i termini seguono una progressione ascendente dal più comune al più raro e prezioso, l introvabile latte di gallina (nome che però potrebbe effettivamente indicare una qualche sostanza commestibile, visto che è citata in un passo dell autore greco Ateneo). arietes a Tarento mitteretur: il commensale tesse le lodi di Trimalcione descrivendone le enormi ricchezze e la straordinaria abilità imprenditoriale: Taranto era una città rinomata per la produzione di lana, Atene era celebre per il miele delle sue api, considerato di ottima qualità e piuttosto costoso (citato, oltre che dal medico greco Ippocrate, an- che da Marziale nell epigramma 104 del libro XIII), l India era, invece, il luogo da cui tradizionalmente proveniva tutto ciò che era considerato strano e meraviglioso. culcitras: culcitra è forma popolare del sostantivo culcita, cuscino . conchylia tum aut coccineum: l aggettivo con chyliatum è derivato dal greco konchy`lion, che indica il mollusco da cui si ricavava la porpora; coccineum deriva invece dal nome greco kòkkos, che indicava la bacca utilizzata per tingere di scarlatto. Tanta est beatitudo!: esclamazione decisamente prosaica: la felicità è qui misurata in base all abbondanza che si possiede. sucossi: forma popolare dell aggettivo sucosus, ricco di succo o, metaforicamente, ricco di denaro . sua octingen ta: è sottinteso milia sestertium, i suoi ottocentomila sesterzi , una cifra di poco inferiore a un milione di euro. 243

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Età imperiale