T4 LAT ITA - Gente davvero singolare

L ET IMPERIALE T4 Gente davvero singolare tratto da Satyricon 37-38 latino italiano Il racconto della cena a casa di Trimalcione è uno degli episodi più realistici del Satyricon. Si tratta, infatti, di una scena che ricostruisce fedelmente il momento di un banchetto a casa di un ricco liberto fin nei piccoli dettagli, quali il registro linguistico dei personaggi e gli argomenti delle loro conversazioni. La descrizione degli ospiti, in particolare, offre l opportunità di osservare la tecnica di Petronio in tutta la sua raffinatezza: il ritratto dei presenti, infatti, è affidato alla voce di uno dei commensali lo stesso Ermerote incontrato in Satyricon 57 (à T1) , attraverso un punto di vista che è diretto e interno; ciò dimostra grande abilità compositiva perché permette all autore di giocare con i registri linguistici e con una pluralità di temi molto varia, e consente inoltre al lettore di avere un immagine dei personaggi non filtrata da una voce narrante esterna. 37.1. Non potui amplius quicquam gustare, sed conversus ad eum, ut quam plu- 5 10 rima excipe rem, longe accerse re fabulas coepi sciscitarique, quae esset mulier illa quae huc atque illuc discurre ret. 2. «Uxor , inquit, «Trimalchionis, Fortunata appellatur, quae nummos modio metitur. 3. Et modo, modo quid fuit? Ignoscet mihi genius tuus, noluisses de manu ill us panem accipere. 4. Nunc, nec quid nec quare, in caelum abiit et Trimalchionis topanta est. 5. Ad summam, mero meridie si dixe rit illi tenebras esse, credet. 6. Ipse nescit quid habeat, adeo saplutus est; sed haec lupatria providet omnia, et ubi non putes. 7. Est sicca, sobria, bonorum consiliorum: tantum auri vides. Est tamen malae linguae, pica pulvinaris. 8. Quem amat, amat; quem non amat, non amat. Ipse Trimalchio fundos habet, quantum milvi volant, 37.1. Non ce la facevo più a gustarmi niente, e allora a collo torto verso di lui, per saperne quanto più potevo, comincio a prenderle alla lontana quelle storielle, e a chiedergli chi fosse la donna che era sempre di corsa in un ubiquo andirivieni. 2. « la moglie di Trimalcione , risponde «si chiama Fortunata, misura il denaro a moggi. 3. E prima, chi era prima? Una, il tuo angelo custode mi perdoni, che neanche un tozzo di pane avresti accettato dalle sue mani. 4. Adesso, né perché né percome, è salita in cielo, è il tuttofare di Trimalcione. 5. Insomma, se a mezzo il mezzogiorno gli dicesse che è buio pesto, lui ci crederebbe. 6. Lui stesso quanto possiede mica lo sa, ricco sfondato com è. Ma quella troiaccia vede tutto prima di tutti, quando a te neanche ti passa per la mente. 7. Non beve, non sperpera, testa sulle spalle, guardala: un mucchio d oro. Ma ha una lingua che taglia e cuce, a letto una gazza, 8. chi ama, ama; chi non ama, non ama. Lui, Trimalcione, ha terre quanto ci volano i nibbi, e soldi che partoriscono soldi. Nel casotto del suo portiere c è più 37. Non potui coniciet ut exci pe rem: proposizione finale, formata con ut + congiuntivo; il verbo è all imperfetto perché dipendente da potui, perfetto indicativo di possum. accerse re coepi sciscitarique: il perfetto indicativo regge le due completive con l infinito. quae es set mulier illa: l aggettivo quae ha valore interrogativo e regge l interrogativa indiretta con il congiuntivo. Uxor appella tur: entra in scena la moglie di Trimalcione, una liberta con un gran fiuto per gli affari. modo, modo: duplicazione con valore intensivo dal tono popolare. genius tuus: il genius era una divinità protettrice; 242 una traduzione più fedele sarebbe il tuo nume tutelare , ma la scelta del traduttore in calce al testo rende in modo più immediato il significato di questa espressione. topanta: dal greco ta panta, factotum , uno dei molti grecismi presenti nel Sa tyricon. mero meridie: l aggettivo merus seguito da un sostantivo in allitterazione* è tipico delle frasi fatte di tipo colloquiale o proverbiale; si potrebbe rendere con a mezzogiorno spaccato . saplutus: dal greco zàploutos, riccone . lupatria: un hapax*, da lupa, prostituta . et ubi non putes: lett. ed è dove non pensi : si deve intendere, in senso asseverativo rispetto a quanto già detto, che Fortunata si prende cura di ogni cosa, anche quando non sembra. tantum auri vides: l espressione è interpretata in due modi diversi, uno riferito direttamente a Fortunata, in un senso corrispondente all italiano vale tanto oro quanto pesa ; l altro come invito a contemplare le ricchezze presenti nella stanza, che sono quelle su cui Fortunata esercita il suo attento controllo. pica pulvinaris: gazza da salotto . quantum milvi volant: espressione proverbiale, che intende sottolineare l estensione dei campi di Trimalcione paragonandola con la distanza coperta in volo dai nibbi.

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale