Tua vivit imago - volume 3

L autore Lucano amicizia. Tuttavia, la vigliaccheria di Settimio è tale che, pur avendo commesso l orrido gesto della decapitazione, egli non consegna personalmente a Tolomeo il capo, ma lascia che sia un satelles del re a portare il macabro dono. In questo quadro narrativo, Lucano si abbandona a una nuova rappresentazione dai toni macabri (à T3) dove campeggia il compiacimento nella resa del dettaglio orrido. La descrizione anatomica dell amputazione del capo di Pompeo è condotta con una precisione quasi chirurgica nel tratteggiare la sommaria operazione compiuta da mano romana, da Lucio Settimio. Il poeta indugia sul particolare dei numerosi colpi assestati per troncare le vertebre, dopo aver reciso i nervi e le vene (vv. 672-673) e commenta sarcasticamente la non ancora affinata capacità di staccare la testa dal busto con un solo colpo di spada (v. 673). Un anatomia dell orrore Altrettanto spazio è concesso, ai vv. 687-691, alla perversa decisione di conservare intatto il capo da mostrare infilzato sulla lancia, e quindi all arte nefanda (nefanda ars) egizia, che prevede un operazione di svuotamento del capo di tutti i liquidi e del materiale cerebrale. Si tratta qui di una possibile allusione alla celebre tecnica egizia dell imbalsamazione riservata alle mummie. Un allusione che è funzionale a un esasperazione dei toni macabri e dei dettagli orridi della scena e che amplifica il nefas perpetrato dal tradimento. Nota come l intrusione di parentesi di carattere tecnico, scientifico, erudito si sovrapponga al mostruoso e al raccapricciante, alla deformazione della scena e al pàthos veicolato dalla narrazione degli eventi. Il giudizio morale di Lucano La condanna morale dell autore non è assente e anzi accompagna l interpretazione di tutta la scena: l opposizione tra la dignità di Pompeo nel momento della morte e il nefas dell azione dei suoi assassini riproduce le forze cieche che muovono tutto il poema lucaneo. Il riconoscimento dell ingiustizia e del capriccio del fato e dell assenza degli dèi è reso, in questo caso specifico, dal richiamo alla Fortuna (v. 686) e dall ira nel volto di Pompeo che sta per morire (v. 665). Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. La scena della decapitazione, oltre a essere descritta con dovizia di macabri dettagli, è scandita da alcune sequenze che, quasi in climax, ne sottolineano l orrore. Descrivi la struttura del passo, soffermandoti sui particolari più importanti. 2. Nel passo, Lucano fa spesso riferimento a connotazioni di tipo geografico-culturale, sottolineando un contrasto tra le realtà romane e quelle egizie. Qual è lo scopo di tale identificazione? ! repetita iuvant IL PUNTO SULL ABLATIVO ASSOLUTO L ablativo assoluto è un costrutto sintattico che presenta il soggetto e il verbo, nella forma del participio, in caso ablativo. Prende il suo nome dal fatto che esso non presenta alcun legame sintattico con la frase reggente (infatti absolutus significa sciolto), pur mantenendo con essa una stretta relazione logica e temporale. Corrisponde a una subordinata circostanziale di vario tipo: più frequentemente ha il valore di una temporale o di una causale, ma talvolta indica una ipotetica o una concessiva. Il participio del verbo può essere presente o perfetto (rarissimo è l uso di quello futuro); ma, mentre è possibile costruire l ablativo assoluto con il participio presente di ogni verbo, con quello perfetto lo si trova solo con i verbi transitivi attivi o con i deponenti intransitivi. Il participio presente esprime inoltre un rapporto di contemporaneità rispetto alla reggente, mentre quello perfetto un rapporto di anteriorità. Un tipo particolare di ablativo assoluto è quello cosiddetto nominale, così chiamato perché manca del verbo: in questo caso si può sottintendere il verbo essere; il suo rapporto con la reggente è sempre di contemporaneità. possibile incontrare anche un altro tipo di ablativo assoluto, costituito dal solo participio perfetto: in questo caso si tratta di formule fisse come auspicato ( presi gli auspici ), augurato ( ricevuti gli augùri ), audito ( corsa la voce ), cognito ( risaputosi ), inexplorato ( senza alcuna ricognizione ) e altri. 1. Rintraccia tutti gli ablativi assoluti presenti nel testo. 203

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale