Le premesse del conflitto

L autore Lucano Le premesse del conflitto T2 Il proemio tratto da Bellum civile I, 1-32 latino italiano I versi con cui si apre il Bellum civile contengono l esposizione dell argomento del poema (vv. 1-7) e una critica del comportamento dei Romani che ha portato alla distruzione di Roma stessa e alla mostruosa guerra civile (vv. 8-32). Metro: esametri 5 10 Be lla pe r E ma th o s | plu s qua m c v l a ca mpo s Bella per Emathios plus quam civilia campos, iusque datum sceleri can mus, populumque potentem in sua victrici conversum viscera dextra, cognatasque acies, et rupto foedere regni certatum totis concussi viribus orbis in commune nefas, infestisque obvia signis signa, pares aquilas et pila minantia pilis. Quis furor, o cives, quae tanta licentia ferri gentibus invisis Latium praebere cruorem? Cumque superba foret Babylon spolianda trophaeis Ausoniis umbraque erraret Crassus inulta, bella geri placuit nullos habitura triumphos? Cantiamo guerre più atroci di quelle civili, combattute sui campi d Emazia, e il delitto divenuto legalità e un popolo potente che si è rivolto contro le sue stesse viscere con la destra vittoriosa e i contrapposti eserciti appartenenti allo stesso sangue e infranto il patto della tirannia tutte le energie del mondo sconvolto che lottano per un comune misfatto e le insegne che vanno contro quelle avversarie e le aquile contrarie alle aquile e i giavellotti minacciosi contro i giavellotti. Quale follia, o cittadini, quale sfrenato abuso delle armi offrire il sangue latino alle genti nemiche? Mentre si sarebbero dovuti strappare alla superba Babilonia i trofei italici e mentre l ombra di Crasso continuava ad errare invendicata, si decise di intraprendere guerre che non avrebbero avuto alcun trionfo? 1-7. Bella minantia pilis Bella civilia: lett. guerre più che civili , in quanto a contrapporsi non sono solo cittadini romani, ma due persone con legami di parentela (Cesare è infatti suocero di Pompeo). Il primo verso del poema mette in evidenza il tema centrale di tutta l opera. Emathios campos: lett. i campi d Emazia , cioè della Tessaglia, per indicare le fasi decisive dello scontro avvenuto a Farsàlo; viene menzionato il teatro principale degli avvenimenti. iusque sceleri: il sintagma contribuisce a rafforzare l idea del crimine (scelus) che si afferma quasi di diritto (tale il significato di ius datum). can mus: il verbo cano costituisce il cardine sul quale il poeta costruisce i primi sette versi; regge infatti otto accusativi in polisindeto*: bella, iusque, populumque, acies, certatum (part. perf. neutro sostantivato, lett. l aver combattuto , dal verbo certo), signa, aquilas e pila. cognatasque regni: Lucano accosta i due elementi fondamentali del poema: la lotta tra consanguinei e il tradimento degli accordi tra Cesare e Pompeo, con riferimento al primo triumvirato. rupto regni: ablativo assoluto (rupto foedere) seguito da un genitivo oggettivo (regni). 8-12. Quis furor triumphos? Lucano inizia a rimarcare come la guerra civile abbia sottratto forze e risorse che avrebbero potuto consentire a Roma di aumentare il proprio potere e di vendicare la morte di Crasso (il terzo triumviro collega di Cesare e di Pompeo), ucciso dai Parti a Carre nel 53 a.C. licentia ferri: lett. libertà [nell uso] del ferro ; licentia ha qui il valore negativo di sfrenatezza , assenza di moderazione. superba Babylon: il nesso rinvia metonimicamente ai Parti; Babilonia, la città famosa nell antichità per il suo splendore, faceva infatti ormai parte del loro regno. foret: forma poetica per esset. trophaeis Ausoniis: ablativo di privazione; il nesso si riferisce alle insegne romane sottratte dai Parti (Ausonia era il nome con il quale si designavano ormai la terra italica e i suoi abitanti, identificabili e identificati a questa altezza cronologica con Roma). umbraque inulta: ablativo assoluto (con il verbo sum sottinteso) con valore causale; l aggettivo inultus ( invendicato ) deriva dal verbo ulciscor, vendicare . 193

Tua vivit imago - volume 3
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Età imperiale