Tua vivit imago - volume 3

L autore Seneca Atreo Celebriamo questo giorno di festa, fratello, con pari consenso: questo è il giorno che rafforzerà 1 il mio scettro e che legherà un saldo patto di pace sicura. Tieste Mi ha preso la sazietà del cibo e non meno del vino. 5 Il culmine che accresce il mio piacere potrebbe essere questo: 2 se con i miei figli mi fosse concesso di godere la mia felicità. Atreo Che i tuoi figli sono qui stretti nell abbraccio del padre ritienilo una cosa sicura. Qui sono e ci staranno: nessuna porzione della tua prole ti verrà sottratta. 10 Ti darò i volti che tu brami e tutto il padre riempirò della sua stirpe. 3 Sarai saziato, non temere. Ora insieme ai miei figli onorano i giocondi riti di un banchetto di giovani: ma saranno fatti venire. Prendi questa coppa dei nostri avi, 15 colma di vino. Tieste La prendo come dono del banchetto fraterno. Si libi il vino agli dei della stirpe, e poi si beva fino in fondo la coppa. Ma che succede? Le mie mani non vogliono obbedire, cresce il peso e grava la destra; 20 il vino avvicinato alle labbra da esse rifugge e gronda giù intorno alla bocca spalancata, e delude il suo aprirsi, 4 e la mensa stessa sussulta e il suolo ha tremato. Riluttante è la luce del fuoco; lo stesso etere pesante, deserto di stelle, fra notte e giorno stupisce. Che succede?... 5 6 25 Fugge ogni stella. Qualunque cosa sia, io prego che risparmi mio fratello e i miei figli , che tutta la tempesta precipiti su questo mio capo indegno. Rendimi ora i miei figli! Atreo Te li renderò, e nessun giorno te li porterà più via. Tieste Che turbamento è questo che sconvolge le mie viscere? 30 Che cosa mi trema dentro? Sento un peso che si agita 7 e geme il mio petto di un gemito non mio. Venite, figli, il vostro infelice padre vi chiama, 1. Celebriamo pace sicura: treo, come tutti i tiranni, è maestro nell inganno. E vuole portare avanti la finzione fino all estremo, facendo bere a Tieste il sangue dei figli. 2. Mi ha preso felicità: tutto il passo gioca sull idea di sazietà/nausea (di cibo, secondo Tieste; di carne umana, come sanno treo e i lettori) e sulla richiesta insistita, da parte di Tieste, di rivedere i figli: questi due elementi ribadiscono la mostruosità dell accaduto. 3. Che i tuoi figli non temere: ironia tragica: quella che sembra a Tieste una banale rassicurazione è in realtà l ammissione del delitto: i figli sono «stretti nell abbraccio perché sono stati inghiottiti, e «nessuna porzione è stata risparmiata; treo darà a Tieste «i volti perché gli mostrerà le loro teste mozzate. 4. Le mie mani tremato: la reazione involontaria di Tieste è dovuta al fatto che la coppa è in realtà piena del sangue dei suoi figli. La natura asseconda l orrore con segnali inquetanti. 5. Fugge ogni stella: tutti gli elementi naturali vengono stravolti dal delitto di treo, in particolare quelli legati alla luce (dunque alla ragione e al bene), come il fuoco, il sole e le stelle. 6. Qualunque cosa figli: Tieste ancora non sospetta ancora nulla. 7. geme non mio: i figli morti reagiscono al richiamo del padre. 151

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale