Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE 25 30 35 4. Magis mihi videtur vox avocare quam crepitus; illa enim animum adducit, hic tantum aures implet ac verberat. In his quae me sine avocatione circumstre punt esse das transcurrentes pono et fabrum inquilinum et serrarium vicinum, aut hunc qui ad Metam Sudantem tubulas experitur et tibias, nec cantat sed exclamat: etiamnunc molestior est mihi sonus qui intermittitur subinde quam qui continuatur. 5. Sed iam me sic ad omnia ista duravi ut audire vel pausarium possim voce acerbissima remigibus modos dantem. Animum enim cogo sibi intentum esse nec avocari ad externa; omnia licet foris reso nent, dum intus nihil tumultus sit, dum inter se non rixentur cupiditas et timor, dum avaritia luxuriaque non dissideant nec altera alteram vexet. Nam quid prodest totius regionis silentium, si adfectus fremunt? [ ] 12. Leve illud ingenium est nec sese adhuc reduxit introsus quod ad vocem et accidentia erigitur; habet intus aliquid sollicitudinis et habet aliquid concepti pavoris quod illum curiosum facit, ut ait Vergilius noster: et me, quem dudum non ulla iniecta movebant tela neque adverso glomerati ex agmine Grai, 4. Mi sembra che la voce distragga più del frastuono: infatti quella richiama a sé l animo, questo riempie e colpisce solo le orecchie. Tra i rumori che risuonano intorno a me senza distrarmi metto i carri che passano, il fabbro mio inquilino e il vicino falegname, o quello che prova trombette e flauti alla Meta Sudante, e non suona, ma strepita: tuttora mi dà più fastidio un suono intermittente che uno continuo. 5. Ma ormai ho fatto l abitudine a tutte queste cose, al punto che potrei addirittura sopportare il capociurma che con voce asprissima dà il tempo ai rematori. Infatti costringo l animo a stare concentrato su se stesso, senza farsi distrarre da cose esterne; fuori può risuonare di tutto, purché dentro non ci sia tumulto, purché non lottino fra sé il desiderio e la paura, purché l avidità e l amore per il lusso non litighino e l una non tormenti l altro. Infatti, a che serve la pace di un intero paese, se le passioni strepitano? 12. un intelligenza di poco conto, che non si è ancora rivolta dentro di sé, quella che si drizza al suono della voce o degli accidenti esterni; ha in sé qualche affanno e ha concepito qualche paura che lo angoscia, come dice il nostro Virgilio: Prima nessun dardo scagliato mi turbava / Né i Greci 4. Magis mihi... exclamat Magis... crepitus: analisi psicologica impeccabile: ci distrae di più la voce che un suono inarticolato, e più il suono intermittente che quello continuo. Gli esempi il carro, il fabbro, il sellaio, il venditore di strumenti sono probabilmente tratti non dal contesto originario (la casa di vacanza), ma dalla realtà quotidiana dell Urbe, come dimostra il riferimento alla Meta Sudans, monumento romano di cui non risultano copie. Metam Sudantem: era una fontana di forma conica, dunque simile alla meta, anch essa conica, che segnava i punti attorno ai quali bisognava girare in uno stadio nelle corse ippiche. La fontana in questione, alta circa 30 metri, era detta sudans perché l acqua, anziché zampillare fuori, scorreva lungo i fianchi, dando l impressione di trasudare. Si tro- 126 vava presso la Domus Aurea; i suoi resti vennero distrutti negli anni Trenta dal regime fascista, per consentire la costruzione di via dei Fori Imperiali. 4-5. etiamnunc molestior... fremunt? Seneca intende convincere del fatto che la serenità deve essere interiore, indipendente dall esterno. iam... duravi: durare equivale all italiano fare il callo . Come nuova prova della propria capacità di sopportazione fa l esempio del pausarius, il marinaio che dava il ritmo ai rematori e gridava fortissimo per farsi ascoltare (in una trireme potevano esserci anche 170 rematori). Animum... externa: il filosofo costringe (cogo) l animo a concentrarsi su di sé, senza dare ascolto ai rumori esterni (ad externa). omnia ... sit: se interiormente siamo agitati, anche l ambiente più silenzioso non ci gioverà, e viceversa, se siamo sereni, anche nel frastuono rimarremo impassibili; nota l antitesi intus / foris e l anafora di dum ( purché , a patto che ) che introduce una serie di condizioni. inter se... vexet: non deve esserci frastuono nell anima, cioè conflitto fra impulsi diversi. Si tratta di un rumore metaforico: e tuttavia ci disturba molto di più di quello vero, impedendoci di riposare. 12. Leve illud onerique timenten La paura degli accidenti esterni è indice di affanni interiori. Illud ingenium quod: è correlativo. introsus: forma rara dell avverbio introrsum. aliquid concepti pavoris: lett. qualcosa del timore [che ha] concepito . et me, quem onerique timentem: la citazione è tratta dal passo della fuga di Enea da Troia, con il padre sulle spalle e il figlioletto per mano (Eneide II, 726-729): Enea parla di sé stesso prima al passato

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Età imperiale