Tua vivit imago - volume 3

L autore Seneca 5 10 15 20 nunc tibi omnia genera vocum quae in odium possunt aures adducere: cum fortiores exercentur et manus plumbo graves iactant, cum aut laborant aut laborantem imitantur, gemitus audio, quotiens retentum spiritum remiserunt, sibilos et acerbissimas respirationes; cum in aliquem inertem et hac plebeia unctione contentum inc di, audio crepitum inlisae manus umeris, quae prout plana perve nit aut concava, ita sonum mutat. Si vero pilicre pus superve nit et numerare coepit pilas, actum est. 2. Ad ce nunc scorda lum et furem deprensum et illum cui vox sua in balineo placet, ad ce nunc eos qui in piscinam cum ingenti inpulsae aquae sono saliunt. Praeter istos quorum, si nihil aliud, rectae voces sunt, alip lum cogita tenuem et stridulam vocem quo sit notabilior subinde exprimentem nec umquam tacentem nisi dum vellit alas et alium pro se clamare cogit; iam biberari varias exclamationes et botularium et crustularium et omnes popinarum institores mercem sua quadam et insignita modulatione vendentis. 3. «O te inquis «ferreum aut surdum, cui mens inter tot clamores tam varios, tam disso nos constat, cum Chrysippum nostrum adsidua salutatio perducat ad mortem . At mehercules ego istum fremitum non magis curo quam fluctum aut deiectum aquae, quamvis audiam cuidam genti hanc unam fuisse causam urbem suam transferendi, quod fragorem Nili cadentis ferre non potuit. stabilimento termale. Immaginati ora tutte le voci che possono dar fastidio alle orecchie: quando i più robusti si allenano, e agitano le braccia cariche di pesi, quando fanno fatica o fingono di faticare, sento i loro gemiti; ogni volta che rilasciano il respiro dopo averlo trattenuto, sento i sibili e il fiato grosso; quando mi capita uno pigro, che si accontenta di un massaggio qualsiasi, sento lo schiocco della mano che batte sulle spalle: un suono diverso, a seconda che colpisca a palmo aperto o a coppa. Se poi arriva quello che gioca a palla e comincia a contare i palleggi, è finita. 2. Mettici anche l attaccabrighe, e il ladro colto sul fatto, e chi si diletta della sua voce mentre fa il bagno, mettici quelli che si tuffano in piscina schizzando fragorosamente. Oltre a questi, le cui voci, se non altro, sono normali, pensa al depilatore di ascelle, che parla sempre con voce stridula e sottile per farsi notare di più, e non sta zitto se non quando depila le ascelle e allora fa strillare un altro in sua vece; pensa alle svariate grida del venditore di bibite, ai venditori di salsicce e di dolci, e a tutti quelli delle osterie che vendono la loro merce con uno speciale e ben preciso richiamo. 3. «Tu sei di ferro mi dirai oppure sordo, se la tua mente rimane concentrata tra tanti rumori così diversi, così contrastanti, mentre il nostro Crisippo si sente morire per le frequenti visite di omaggio . Ma, perdiana, io non mi curo di questo strepito più che dello scroscio delle onde o di una cascata, anche se so che qualcuno cambiò città solo per il fatto che non poteva tollerare il fragore della cataratta del Nilo. 2. Ad ce nunc... vendentis Ad ce nunc... saliunt: il discorso si vivacizza ulteriormente, sia per la formula colloquiale in anafora (ad ce nunc... ad ce nunc), sia per la tipologia dei personaggi: l attaccabrighe, il ladruncolo, il cantante, l amante dei tuffi a bomba . alip lum... vendentis: ulteriore complicazione sono le voci alterate: il depilatore che si fa pubblicità in falsetto e fa strillare di dolore i clienti; i tenutari delle varie botteghe di bibite, dolci e salumi, ciascuno con il suo speciale grido per attirare i clienti. 3. «O te ... potuit La descrizione suscita l ammirazione di Lucilio: nessuno, neppure il filosofo Crisippo, saprebbe resistere a un tale frastuono. ferreum: ferreus corrisponde all italiano d acciaio , cioè estremamente resistente . Chrysippum nostrum: il filosofo Crisippo non tollerava neppure una quantità eccessiva di perso- ne che gli porgevano omaggio (adsidua salutatio). perducat ad mortem: si sente morire è un iperbole*, cioè un esagerazione, tipica del linguaggio colloquiale. ego... aquam: elogio di sé stesso, perché quei rumori non lo toccano di più dello scorrere dell acqua. quamvis audiam... potuit: il valore della propria indifferenza ai rumori è rafforzato dalla notizia che c è chi si è trasferito perché non sopportava il frastuono delle cascate del Nilo. 125

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Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale