Tua vivit imago - volume 3

L autore Seneca 15 20 25 3. Conversus ad ianuam «Quis est iste? inquam «iste decrepitus et merito ad ostium admotus? Foras enim spectat. Unde istunc nanctus es? Quid te delectavit alienum mortuum tollere? . At ille «Non cognoscis me? inquit, «Ego sum Felicio, cui solebas sigillaria adferre; ego sum Philositi vil ci filius, delicio lum tuum . «Perfecte inquam «iste delirat: pupu lus, etiam delicium meum factus est? Prorsus potest fieri: dentes illi cum maxime cadunt . 4. Debeo hoc suburbano meo, quod mihi senectus mea quocumque adverteram apparuit. Conplectamur illam et amemus; plena voluptatis, si illa scias uti. Gratissima sunt poma cum fugiunt; pueritiae maximus in exitu decor est; deditos vino potio extrema delectat, illa quae mergit, quae ebrietati summam manum inponit [ ]. 8. Pacuvius, qui Syriam usu suam fecit, cum vino et illis funebribus epulis sibi parentaverat, sic in cubiculum ferebatur a cena ut inter plausus exoletorum hoc ad symphon am caneretur: bebìotai, bebìotai. Nullo non se die extu lit. 9. Hoc quod ille ex mala conscientia faciebat nos ex bona faciamus, et in somnum ituri laeti hilaresque dicamus, vixi et quem dederat cursum fortuna peregi. 3. Conversus... maxime cadunt Con versus spectat: Rivolto alla soglia, dico: E questo chi è? Questo moribondo giustamente messo alla porta? Infatti guarda fuori . Seneca fa qui riferimento all usanza antica di lasciare i malati gravi sulla soglia, in caso qualcuno potesse portare loro aiuto. «Quid... iste? : interrogativa diretta; entra in scena un terzo personaggio, decrepitus, un vecchio decrepito . Unde... nanctus es: interrogativa indiretta, Da dove lo hai preso? ; nanctus es da nanciscor. Quid... tollere?: ancora una interrogativa in cui Seneca insiste sulla somiglianza del vecchio con un morto, Che divertimento c è nel raccattare un cadavere? ; quid è accusativo di relazione, dipendente da delectavit, il cui soggetto è l infinito tollere. ille: è il vecchio a parlare. sigillaria: neutro plurale; sono statuette con fattezze umane o animali, che venivano regalate negli ultimi giorni dei Saturnali. «Ego tuum : Sono Felicione: tu mi portavi le statuette di argilla. Sono il figlio del fattore Filosito, il tuo amoruccio . Delicio lum è un diminutivo vezzeggiativo, proprio della lingua affettiva, come più avanti pupu lus. delirat: Seneca lo accusa di delirare, tanto è lontano da riconoscere in quel vecchio un bambino a cui era affezionato. pupu lus: diminutivo, ragazzetto . dentes... cadunt: Prorsus e cum maxime sono forme avverbiali: Senza dubbio, può essere: infatti proprio ora gli cadono i denti . Ironicamente il filosofo ammette che potrebbe anche essere così (potest fieri), dato che anche al vecchio cadono i denti! Cum maxime è locuzione avverbiale, proprio ora . 4. Debeo hoc... inponit Seneca sente di dovere alla sua campagna una maggiore consapevolezza della vecchiaia. quod... apparuit: dichiarativa che spiega il precedente hoc. quocumque adverteram: relativa, dovunque mi ero rivolto , che riprende l esordio Quocumque me verti. Complectamur... amemus: congiuntivi esortativi, abbracciamola e amiamola . : le parentesi uncinate indicano una integrazione, cioè una porzione di testo aggiunta dall editore a integrazione delle parole trasmesse dai manoscritti. si... uti: condizionale con verbo al congiuntivo, scias, che regge l infinito uti, se sai farne uso ; illa è ablativo richiesto da utor. Gra tissima... delectat: le immagini evidenziano il fatto che gli uomini apprezzano i piaceri quando stanno per perderli: i frutti arrivati a fine stagione (poma cum fugiunt), la fanciullezza (pueritiae, dativo di possesso) ormai alla fine (in exitu); e l ultima coppa (potio extrema) di vino. Vino è dativo dipendente da deditos, mentre il soggetto è potio extrema, a cui si riferiscono anche i pronomi successivi illa quae e quae: è l ultimo bicchiere che delizia chi è dedito al vino, quello che inebria, che dà l ultimo tocco all ubriachezza completa . quae... quae: relative in anafora. 8. Pacuvius, qui Syriam... extu lit Per confermare con un esempio la validità di vivere giorno per giorno, Seneca cita la stravagante abitudine di un personaggio in vista, Pacuvio, che aveva governato a lungo la Siria sotto Tiberio. usu: ablativo, per diritto d uso . sibi parentaverat: parentare, celebrare un rito funebre , con il dativo, in onore di... . a cena: dopo il pasto . ut... caneretur: consecutiva. in ter plausus exoletorum: tra gli applausi degli amanti . ad symphon am: a ritmo di musica . bebìotai, bebìotai: lett. ha vissuto, ha vissuto , cioè ha concluso la vita ; si tratta di una forma di perfetto greco. Nullo non... die: litote* della negazione che intensifica l affermazione: non semplicemente ogni giorno (è ablativo di tempo), ma non ci fu giorno in cui non... . se... extu lit: si fece il funerale ; ex-fero può significare infatti portare via per seppellire . 9. Hoc quod... surgit Dall esempio di Pacuvio, seppur negativo, Seneca trae l insegnamento a considerare un guadagno ogni giornata. quod... faciebat: relativa anticipata da hoc. ille ex mala conscientia... non ex bona: antitesi; ille è Pacuvio. faciamus... dicamus: congiuntivi esortativi. ituri: participio futuro di eo; riferito a nos, esprime imminenza: quando stiamo per andare... . vixi... peregi: sono le parole che Virgilio fa pronunciare alla regina Didone prima di darsi la morte (Eneide IV, 653). 121

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale