Le Epistole a Lucilio

L ET IMPERIALE Le Epistole a Lucilio T11 Gioie e dolori della vecchiaia tratto da Epistole a Lucilio 12, 1-4, 8-11 latino Nell Epistola 12 Seneca ci si presenta per quel che era nella sua vita quotidiana: un ricco e anziano possidente, abituato a vedere soddisfatte le sue pretese, facilmente irritabile e poco indulgente con i servitori. In questa occasione, il suo disappunto per una villa in cattive condizioni, sfogato su un fittavolo innocente che gli rinfaccia a sua volta la vecchiaia dell edificio, lo porta a realizzare quanto ormai sia vecchio e vicino alla morte. Questa considerazione lo induce a valutare la sua condizione esistenziale con equilibrio, e a esortare sé stesso e i lettori ad accettare la propria sorte. Il testo è un esempio di come Seneca pieghi gli aneddoti anche banali della sua vita quotidiana a esercizi spirituali, riuscendo a trarne insegnamenti tanto più validi in quanto provenienti da un maestro che soffre quanto gli allievi nel metterli in pratica. Audio LETTURA 5 10 SENECA LUCILIO SUO SALUTEM 1. Quocumque me verti, argumenta senectutis meae video. Veneram in suburbanum meum et querebar de inpensis aedificii dilabentis. Ait vil cus mihi non esse neglegentiae suae vitium, omnia se facere, sed villam veterem esse. Haec villa inter manus meas crevit: quid mihi futurum est, si tam putria sunt aetatis meae saxa? 2. Iratus illi proximam occasionem stomachandi arripio. «Appa ret inquam «has platanos negle gi: nullas habent frondes. Quam nodosi sunt et retorridi rami, quam tristes et squalidi trunci! Hoc non accideret si quis has circumfoderet, si inrigaret . Iurat per genium meum se omnia facere, in nulla re cessare curam suam, sed illas vetu las esse. Quod intra nos sit, ego illas posueram, ego illarum primum videram folium. 1. Quocumque me... saxa? Quocum que... verti: quocumque è avverbio relativo; verti può essere interpretato come un perfetto logico: dovunque mi volgo . argumenta: sono le prove . in suburba num: nella villa in campagna ; Seneca ne possedeva più d una. querebar... di labentis: queror ( lamentarsi ) è costruito con de e ablativo; dilabentis è participio (da dila bor, decado, collasso ), congiunto ad aedificii: mi lamentavo delle spese per l edificio in rovina . vil cus: il fattore che gestiva la proprietà in assenza del padrone. non esse... vitium: infinitiva retta da ait; vitium è soggetto di esse e regge i genitivi che precedono: non era colpa della sua negligenza . omnia... esse: ancora due infinitive rette da ait, che completano la giustificazione del fattore di fronte al padrone; villa, la casa di campagna, è allitterante con l attributo veterem. quid... futurum est: Seneca si interroga, che succederà a me? . si... saxa: condizionale con l indicativo; l uso di putria, 120 riferito a saxa, che di per sé è attributo proprio di sostanze organiche, umanizza la casa per sottolinearne l affinità con la decrepitezza di Seneca stesso. 2. Iratus illi... folium Iratus: regge il dativo illi, irritato con lui . stomachandi: genitivo del gerundio retto da proximam occasionem: la prima occasione di arrabbiarmi . Stomachor, dal sostantivo stomachus che denota in generale tutti gli organi deputati alla digestione, significa essere disgustato, nauseato ma anche arrabbiato , perché si pensava che la rabbia dipendesse dalla bile gialla, prodotta dal fegato. arripio: da ad + rapio, esprime rapidità nell agire, come nella nostra espressione cogliere al volo . Appa ret: evidente . has... negle gi: infinitiva retta da appa ret, che questi platani sono stati trascurati . Quam... quam: anafora* dell avverbio quam che ha valore esclamativo. Hoc non accideret... si in rigaret: periodo ipotetico dell irrealtà nel presente, con il congiuntivo imperfetto nell apodosi (accideret) e nelle due protasi (circumfoderet e inrigaret). Seneca, irritato, vuole insegnare al fattore il suo mestiere: questo non succederebbe se qualcuno zappasse la terra tutto intorno e li irrigasse . Iurat: prima ait, dice , ora iurat, giura . per genium meum: esclamazione; il genio , nella cultura romana, era il nume tutelare di ciascuno. se omnia... esse: infinitive dipendenti da iurat; il fattore ripete le medesime argomentazioni di prima, con maggiore enfasi, ma attenua l idea di vecchiaia con il diminutivo vetu lus: (giura) che lui fa tutto, la sua cura non viene mai meno, ma le piante sono piuttosto vecchie . Quod... sit: espressione colloquiale, che rimanga fra noi . ego... ego: anafora, amplificata dal poliptoto* illas... illarum, che sottolinea l amara reazione di Seneca: sono stato io a piantarli, sono stato io a vedere le loro prime foglie .

Tua vivit imago - volume 3
Tua vivit imago - volume 3
Età imperiale