Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE 25 30 35 40 Il diluvio dunque avverrà non solo per la pioggia, ma anche per la pioggia; non per lo straripamento del mare, ma anche per lo straripamento del mare; non per il terremoto, ma anche per il terremoto; tutto aiuterà la natura perché si compiano i suoi disegni. Tuttavia la principale causa della propria inondazione la offrirà la terra stessa6 [...] comincerà dunque a marcire, poi, una volta stemperata, a diventare liquida e a fluire in inarrestabile melma. [...] tutta quanta la terra rovescerà acque, le vette dei monti traboccheranno. Come le parti sane contraggono la malattia, e se sono vicine ad una piaga si contaminano, così le regioni via via più vicine alle terre in dissoluzione si decomporranno e cominceranno a grondare, e poi a defluire, e aperti in più punti varchi fra le rocce la fiumana irromperà e riunirà fra loro i mari.7 [...] E non sarà lunga l attesa della fine: l equilibrio è messo alla prova, e distrutto.8 Una volta che il mondo avrà appena allentato la sua opportuna sorveglianza, subito da ogni parte, dalla superficie e dal sottosuolo, da sopra e da sotto, avverrà l assalto delle acque. [...] Un simile eccesso non sarà tuttavia accordato per sempre alle acque, ma, compiuta la distruzione del genere umano e insieme sterminati gli animali, ai cui costumi gli uomini si erano adeguati, la terra le riassorbirà di nuovo, di nuovo costringerà il mare a quietarsi e l antico ordine sarà ripristinato.9 Ogni essere vivente si originerà daccapo e alla terra toccheranno uomini incapaci di nefandezze e nati sotto migliori auspici.10 Ma anche la loro innocenza non durerà se non finché saranno di recente creazione; ben presto il male si insinuerà. La virtù è difficile da trovare e necessita di un precettore e di una guida; i vizi si apprendono anche senza maestro.11 (trad. D. Vottero) 6. Tuttavia terra stessa: un tratto peculiare di questa descrizione è che la terra, considerata appunto come un organismo, sembra quasi prendere parte attiva nell annientamento di sé stessa, trasformandosi in acqua: si tratta di una sorta di suicidio di questo elemento, che rinuncia di proposito alla sua natura. 7. Come mari: la similitudine sottolinea l immagine della terra-organismo, che una volta contratta la malattia, descritta come una infezione o una sorta di cancrena, vede degenerare tutte le sue parti. 8. l equilibrio distrutto: notazione molto cupa e forse politica, poiché l equilibrio qui inteso come proporzione fra i quattro elementi viene definito concordia, concetto che a Roma indicava l armonia delle parti in causa nell esercizio del potere. 9. l antico ordine sarà ripristinato: luogo comune delle narrazioni del diluvio è il ripristino dell ordine. Seneca non chiama in causa alcun dio, ma sembra che tutto avvenga da sé. 10. Ogni essere auspici: è la cosiddetta palingenesi, cioè la rinascita di ogni cosa, altro luogo comune presente anche nella Bibbia. 11. La virtù maestro: la conclusione è squisitamente senecana: l uomo nuovo sarà innocente, ma per pochissimo tempo: i vizi si imparano anche da sé (etiam sine magistro vitia discuntur). Analisi del testo Il mito del diluvio in Seneca Il diluvio universale è un racconto per cui Seneca poteva guardare, come fonte, a Ovidio. Il filosofo riprende lo schema tradizionale invasione delle acque, morte e distruzione di tutti gli esseri viventi, loro rinascita ma opera molte innovazioni: l inondazione non avviene solo a causa delle acque ma per cooperazione di tutti gli elementi; la distruzione non è dovuta a una colpa ma è fatale; 118 non si salva nessuno (si pensi a Noè nella Bibblia, Deucalione e Pirra in Ovidio); la rinascita vede uomini più puri ma comunque destinati a ricadere subito nel vizio. L originalità di Seneca si misura anche rispetto alla sua scuola filosofica, lo stoicismo. Gli stoici, infatti, credevano che il mondo finisse ciclicamente in un incendio cosmico, per poi rigenerarsi; Seneca offre una visione alternativa, basata sull acqua anziché sul fuoco. Anzi,

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Età imperiale