Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE Laboratorio sul testo COMPRENSIONE 1. Attraverso quale ragionamento Seneca arriva a dire che ogni uomo è ingrato? 2. Secondo quanto esposto da Seneca, sembra che l ingratitudine non sia un vizio isolato, ma un attitudine che si accompagna ad altri peccati . Quali altri vizi mostra l uomo irriconoscente? 3. Qual è il significato dell espressione ut prorogetur tibi dies mortis, nihil proficitur ad felicitatem, quoniam mora non fit beatior vita sed longior (rr. 18-19). Spiegala alla luce del pensiero del filosofo. ! repetita iuvant IL COSIDDETTO FALSO CONDIZIONALE La flessione verbale latina è priva del condizionale, che invece è presente in italiano. Pertanto in talune espressioni che indicano dovere, necessità o opportunità, che in italiano sarebbero espresse da questo modo, in latino troviamo l indicativo che, per questo, viene definito falso condizionale (cfr. potuit plus, sed hoc quoque beneficium est, r. 21). Viene utilizzato l indicativo presente al posto del condizionale semplice e l indicativo imperfetto, perfetto o piuccheperfetto al posto del condizionale composto. Troviamo più frequentemente il falso condizionale: nelle espressioni che significano potere, dovere ed essere lecito; in quelle caratterizzate dal verbo essere unito a un aggettivo solitamente neutro o a un genitivo di pertinenza; con verbi che significano credere o aspettarsi ; nella costruzione con paene (più raramente con prope) con il significato di per poco non . 1. Individua nel testo altre due occorrenze di falso condizionale. Svolgi&Verifica Esercizi interattivi 2. Inquadra il QRcode: riconosci nelle frasi proposte le espressioni in cui l indicativo è utilizzato al posto del condizionale italiano. ANALISI 4. Individua i valori dei quam in successione al par. 1 del passo. 5. Qual è invece il valore della serie di ut all interno del discorso diretto nel par. 4? COMPETENZE ATTIVE Per discutere Una delle opere più famose di Cicerone è il De officiis, al quale Seneca risponde, quasi in un dialogo a distanza, con il De beneficiis. Per capire la differente visione della società che si evince dai trattati di questi due autori puoi partire dal confronto fra i termini beneficium e officium. Ti accorgerai come, nella valorizzazione della dimensione del beneficium, Seneca introduca degli elementi innovativi rispetto alla concezione ciceroniana: elementi che anche oggi, se riferiti alla nostra attualità, potrebbero mettere in atto dei comportamenti virtuosi e cambiare alcuni meccanismi sociali a vantaggio di chi, se non opportunamente aiutato, non sarebbe in grado di migliorare la propria disagiata situazione economica o sociale. Organizza un debate su questo argomento a partire da queste domande: Nell interesse della collettività sarebbe più vantaggioso vivere in una società basata sull officium o sul beneficium? Quali sarebbero i rischi? Quali invece i vantaggi? E i beneficia sarebbero veramente tali per tutti, senza alcuna distinzione sociale, oppure favorirebbero solo alcuni individui a discapito di altri? . 116

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Età imperiale