Tua vivit imago - volume 3

L ET IMPERIALE 20 25 30 35 40 45 mali sia per i beni: una lunga dimestichezza con essi ce ne mette indosso l amore. 4. Di che natura sia questa infermità, di un animo indeciso fra l una e l altra cosa, che non piega risolutamente né alla diritta via né a quella storta,6 posso mostrartelo non tanto con una sola parola, quanto piuttosto attraverso i singoli aspetti di essa; ti dirò quali cose mi succedano, tu troverai un nome per la malattia.7 5. Sono preso da un sommo amore per la parsimonia,8 lo riconosco. Mi piace un letto preparato non per farne mostra, un vestito non tirato fuori da un cofanetto, né pressato sotto mille pesi e congegni di tortura che lo costringano a essere splendido,9 ma da casa e di poco prezzo, che non crei preoccupazioni a conservarlo o a doverlo indossare; 6. mi piace un cibo che non siano tribù di schiavi a preparare e a star a guardare, che non sia stato ordinato molti giorni prima, né servito dalle mani di molti, ma che sia facile a procurarsi e subito pronto, che non abbia nulla di ricercato o prezioso, che io sia sicuro di trovare dovunque voglia, che non sia pesante né per il patrimonio né per il corpo, che non debba tornare indietro per la via da dove è entrato.10 7. Mi piacciono un servitore non troppo curato e un giovane schiavo non dirozzato,11 l argenteria pesante di mio padre contadino non firmata da alcun artista,12 e una tavola che non colpisca lo sguardo per le venature da cui è screziata né sia ben nota dalla cittadinanza per via dell avvicendarsi vorticoso di intenditori che l hanno posseduta,13 ma sia apparecchiata in funzione di ciò a cui serve, senza che debba avvincere di piacere o accendere di invidia gli occhi di alcun convitato. 8. Ma quando mi sono ben convinto della bontà di tutto ciò, ecco abbagliarmi l animo14 lo splendore di paggi appositamente addestrati, e schiavi adorni d oro e vestiti con più ricercatezza che per una sfilata, e una schiera di serviri lucenti, e poi una casa preziosa anche nella parte sopra cui si cammina,15 e soffitti,16 perfino, sfavillanti delle ricchezze sparse qua e là per ogni angolo, e la quantità di gente che dà la caccia e fa da corteggio ai patrimoni,17 mentre stanno andando in rovina; e che dire delle acque che lasciano passare la luce fino al fondo e scorrono tutt intorno ai conviti stessi,18 che dire dei 6. che non piega storta: immagine topica: la via diritta è quella verso la virtù, quella storta è la deviazione verso il vizio. 7. ti dirò malattia: atteggiamento tipico del malato, che descrive al medico i sintomi del male. 8. parsimonia: prima virtù: la parsimonia, ossia l essere parchi nello spendere, che per i Romani era molto importante, soprattutto in contesti pubblici. La virtù viene descritta per lo più in negativo, cioè attraverso un elenco di cose che Sereno rifiuta: il letto troppo sfarzoso, la veste di lusso, il cibo ricercato, gli schiavi troppo curati eccetera. L elenco è interessante anche perché ci mostra tutto ciò che il nobile di allora riteneva importante per la propria immagine sociale. 104 9. pressato splendido: si tratta di metodi di stiratura. 10. che non debba tornare entrato: cioè che non susciti il rigetto. 11. mi piacciono dirozzato: uno dei maggiori vanti dei nobili romani era possedere schiavi raffinatissimi nel vestire e nell acconciarsi, magari anche provenienti da paesi esotici. 12. l argenteria artista: l argenteria dei ricchi (si pensi al tesoro di Boscoreale) era finissima e cesellata da artisti che vi apponevano la loro firma. 13. una tavola posseduta: le tavole erano in marmo intarsiato, e spesso si acquistavano quelle d antiquariato, dunque antiche e già possedute da altri nobili. 14. Ma quando l animo: l animo convinto alla sobrietà cede di fronte allo sfar- zo altrui, che in fondo ancora desidera. 15. anche cammina: anche i pavimenti erano molto curati, con mosaici incantevoli (se ne possono ammirare di bellissimi presso il Museo della Civiltà Romana di Palazzo Massimo a Roma). 16. soffitti: i soffitti erano in legno e stucchi dorati, del tipo detto a cassettoni cioè con alcune parti incassate. 17. la quantità ai patrimoni: le figure tristissime degli heredipetae, i cacciatori di eredità, che cercavano di ingraziarsi gli anziani senza eredi in modo da farsi intestare beni e immobili. 18. acque conviti stessi: alcune sale da pranzo erano adornate di canali artificiali di acqua purissima, che scorrevano attorno al tavolo.

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Età imperiale