3. Lo stile

L autore Virgilio 3. Lo stile in breve Eleganza e musicalità nelle Bucoliche Nelle Bucoliche la riproduzione stilistica del mondo agreste non è ricercata attraverso particolari effetti mimetici (essendo davvero poche le tracce del sermo rusticus), o mediante l uso massiccio di tecnicismi del lessico contadino, ma sulla base di una musicalità raffinata ed elegante. Definito da Orazio (Satira I, 10, 44) molle atque facetum ( sciolto e aggraziato ), lo stile bucolico di Virgilio tenta di riprodurre l armonia pastorale attraverso il sapiente ricorso a figure di ripetizione verbale (Ite, meae, felix quondam pecus, ite, capellae, I, 74 à T2), anafore* (nos patriae finis et dulcia linquimus arva. / Nos patriam fugimus, I, 3-4), ritornelli ed effetti di canto ( crudelis tu quoque mater! / Crudelis mater magis, an puer improbus ille? / Improbus ille puer; crudelis tu quoque, mater, VIII, 48), imitazioni onomatopeiche della sonorità degli strumenti musicali (come il suono dello zufolo in I, 1 Tityre tu patulae recubans sub tegmine fagi), epanalessi* ( timidisque supervenit Aegle, / Aegle Naiadum pulcherrima , VI, 20-21), geminazioni (Nymphae, / Dictaeae Nymphae, VI, 55-56), pleonasmi (me sine sola, X, 48, con anastrofe* di sine), poliptoti* ( Ipsae te, Tytire, pinus, / ipsi te fontes, ipsa haec arbusta vocabant, I, 38-39), chiasmi* (carmina vobis / huic aliud mercedis, VI, 25-26). Il lessico e la sintassi non sono mai complessi: il colloquialismo dei pastori, che sopravvive nello sporadico impiego di voci di sapore rustico, come l aggettivo cuius, -a, -um ( di chi? ) usato in III, 1 (cuium pecus?), è connotato da una semplice vivacità, ottenuta mediante l uso di diminutivi (13 sono le occorrenze di capella) e costrutti paratattici, ma anche da una tendenza neoterica all uso di dotte sineddochi* (avena, in I, 2, indicante la materia di cui è fatto lo zufolo) e metonimie* (Nereus, VI, 35, per mare ) e alla cura della disposizione delle parole: per esempio in silvestrem tenui Musam meditaris avena (I, 2) aggettivi e sostantivi sono simmetricamente disposti secondo lo schema abAB; inoltre frequente è la collocazione dell apposizione fra l aggettivo e il sostantivo (infelix o semper, oves, pecus, III, 3; Nymphae, noster amor, Libethrides, VII, 21). Non manca infine una preziosa patina ellenizzante, derivata soprattutto dal gusto per alcuni giochi etimologici (così per esempio in VIII, 83: Daphnis me malus urit, ego hanc in Daphnide laurum, ove Daphnis richiama dàphne, nome greco del lauro) e dalla predilezione per preziosismi eruditi (Amphion Dircaeus in Actaeo Aracyntho, II, 24, verso in cui si succedono lemmi tutti di sapore grecizzante). Lo stile delle Bucoliche è La varietà di toni e stili nelle Georgiche Con le Georgiche Virgilio fa un passo avanti rispetto alle Bucoliche, riducendo l uso dei preziosismi neoterici, ma approfondendo la varietà e la naturalezza del suo stile. Se i didascalici alessandrini e lo stesso Lucrezio si erano sforzati di adeguare la propria dizione poetica a una materia scientifica, generalmente dominio della prosa, Virgilio conquista una maggiore libertà rispetto agli argomenti tecnico-agricoli sviluppati, selezionando con cura ogni tema a seconda della sua maggiore o minore docilità al trattamento versificatorio. Inoltre lo stile delle Georgiche si caratterizza per una sapiente varietà dei toni: il sapore semplice e arcaico delle sezioni precettistiche (per esempio I, 169172 sulla fabbricazione dell aratro), che molto risentono di Esiodo e di Catone, pur non indulgendo all uso eccessivo del lessico tecnico (come burim, manico dell aratro , in I, 170) si alterna all eleganza delle parti più descrittive (per esempio III, 51-54, dove è descritta la giovenca destinata alla riproduzione, e III, 79-81, in cui è delineato il giovane stallone). A questo dinamismo si accompagna la tendenza a evitare la rigida sintassi dell esposizione filosofica e la preferenza per una giustapposizione di immagini e di sfumature coloristiche di grande effetto: così per esempio in IV, 273-275, ove è descritto l Aster Amellus, cioè il fiore impiegato per la cura delle api ammalate. L eleganza dell elaborazione stilistica delle Georgi che è determinata soprattutto dalla cura retorica del dettato, cui molto giovano: gli enjambement*, che possono accentuare il pàthos di un contesto (l immagine del Le Georgiche offrono, elegante e raffinato, ricco di figure di ripetizione, sineddochi e metonimie, giochi etimologici e preziosismi grecizzanti. rispetto all opera di esordio, uno stile più variegato, che alterna parti arcaiche e solenni, sezioni puramente descrittive e brani dai contenuti mitici ed epici. 67

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea