Tua vivit imago - volume 2

L ET DI AUGUSTO 15 20 dilapsi ad praedam vacuis occursu hominum viis, pars in proxima quaeque tectorum agmine ruunt, pars ultima, velut ea demum intacta et referta praeda, petunt; 6. inde rursus ipsa solitudine absterr ti, ne qua fraus hostilis vagos excipe ret, in forum ac propinqua foro loca conglobati redibant; 7. ubi eos, plebis aedificiis obseratis, patentibus atriis principum, maior prope cunctatio tenebat aperta quam clausa invadendi; 8. adeo haud secus quam venerabundi intuebantur in aedium vestibu lis sedentes viros, praeter ornatum habitumque humano augustiorem, maiestate etiam quam voltus gravitasque oris prae se ferebat simillimos dis. 9. Ad eos velut simulacra versi cum starent, M. Papirius, unus ex iis, dicitur Gallo barbam suam, ut tum omnibus promissa erat, permulcenti scipione eburneo in caput incusso iram movisse, atque ab eo initium caedis ortum, cete ros in sedibus suis trucidatos; 10. post principum caedem nulli deinde mortalium parci, dir pi tecta, exhaustis in ci ignes. dilapsi: sparpagliatisi . ad praedam: complemento di fine ( a far preda ). va cuis viis: letteralmente nelle strade deserte prive dell incontro di uomini , cioè nelle vie deserte, nelle quali non si incontrava nessuno; occursu è ablativo dipendente da vacuis. in proxima tectorum: nelle case più vicine . agmine: in schiera . ultima: si riferisce sempre alle case, in questo caso le più lontane . velut: letteralmente come se , cioè ritenendo che fossero . referta: ricolme (aggettivo derivato dal participio perfetto di refercio). 6. inde rursus redibant ipsa solitu dine absterr ti: atterriti dalla stessa solitudine ; ma solitudo in latino (lett. luogo deserto ) è più forte. ne qua excipe ret: proposizione finale negativa; vagos è predicativo dell oggetto sottinteso (eos, cioè i Galli). in forum redibant: ritornavano in gruppo (conglobati; lett. riuniti ) nel foro e nei luoghi prossimi al foro . 7. ubi eos invadendi ubi: dove (avverbio relativo di stato in luogo, riferito a quanto precede). plebis principum: si tratta di due ablativi assoluti disposti a chiasmo* ( serrate le case dei plebei e aperti gli atri dei patrizi . cunctatio invadendi: l esitazione a invadere ; è il soggetto di tenebat, il cui oggetto è eos. 8. adeo simillimos dis adeo: a tal punto . haud secus venerabundi: lett. non diversamente da persone piene di riverenza . praeter ornatum habitumque: oltre agli ornamenti e all atteggiamento . humano: è il secondo termine di paragone. maiestate: ablativo di causa. quam: pronome relativo riferito a maiestate; è il complemento oggetto di ferebat, che concorda separatamente con i due soggetti voltus e gravitas ( gli uomini che sedevano [sedentes viros] nei vestiboli delle case somigliantissimi a dèi [simillimos dis], oltre che [per] gli ornamenti e l atteggiamento, anche per la maestà che conferiva ). prae se ferebat: lett. portava davanti a sé , cioè mostrava , ostentava . 9. Ad eos trucidatos La successione degli eventi è la seguente: mentre i Romani rimangono immobili, uno dei Galli accarezza la barba ad uno di loro; questi reagisce colpendolo sul capo con lo scettro d avorio; il barbaro allora uccide il romano, e da qui ha inizio la strage an- che di tutti gli altri. Costruisci: cum starent versi ad eos velut simulacra, M. Papirius, unus ex iis, dicitur movisse iram Gallo permulcenti barbam suam, ut tum promissa erat omnibus, scipione eburneo incusso in caput. velut simulacra: come delle statue . cum starent: mentre stavano immobili (si riferisce ai Romani, mentre eos sono i Galli). ex iis: complemento partitivo. dicitur: costruzione personale di dicor. promissa: fluente , participio in funzione attributiva. permulcenti: participio congiunto con Gallo ( a un Gallo che gli accarezzava la barba ). scipione eburneo incusso: ablativo assoluto con valore causale; lo scettro d avorio era di solito appannaggio di coloro che avevano celebrato il trionfo. ortum: sottintende esse, come poi anche trucidatos. 10. post in ci ignes nulli: dativo in dipendenza da parci ( nessuno dei mortali fu risparmiato ). parci, dir pi in ci: sono infiniti narrativi. exhaustis: sottinteso tectis. Dopo aver saccheggiato le case, i Galli le danno alle fiamme. Analisi del testo La maestà romana contro la barbarie Con grande maestria Livio descrive prima gli anziani che si ritirano nelle loro case, pronti a sacrificarsi per il bene dello Stato, poi l arrivo degli stupefatti Galli nella città deserta. I vecchi che avevano ricoperto le più alte magistrature, quelle che prevedevano l uso della sella curulis (ovvero del sedile posto sul carro con cui il 636 magistrato era trasportato sul luogo del giudizio nei giorni in cui veniva amministrata la giustizia) indossano le vesti correlate alle loro cariche e si siedono su sedie d avorio, per andare incontro alla morte con le insegne dell antica fortuna. La descrizione degli anziani votati alla morte è racchiusa in un solo periodo (rr. 1-3), che rappresenta

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Età augustea