Tua vivit imago - volume 2

L autore Virgilio in breve Per raggiungere questo obiettivo emulativo, Virgilio mette a frutto i progressi fatti, dopo l èpos di età arcaica, dalla tradizione poetica e dalla speculazione filosofica. La prima era passata attraverso l approfondimento introspettivo della lirica e della tragedia greche, la raffinata esplorazione dei sentimenti a opera della poesia ellenistica e della poesia neoterica (già Apollonio Rodio, nelle Argonautiche, aveva contaminato sezioni narrative dei due poemi omerici), la sofisticata mescolanza di mito e storia sperimentata dall èpos latino arcaico (pare che anche Nevio, nel Bellum Poenicum, avesse proposto vicende di Enea). La seconda aveva visto avvicendarsi diverse correnti di pensiero, che avevano variamente arricchito la prospettiva sulla vita, culminando a Roma nella profonda riflessione di Lucrezio sulla natura dell uomo e dell universo. Di questa grande tradizione culturale post-omerica Virgilio tiene conto, attingendo a una vasta serie di autori e assimilando peculiarità e cifre distintive di generi letterari differenti: il risultato è una tessitura epica di impressionante originalità, che celebra non soltanto le origini e la storia di Roma, ma anche le vicende personali e i drammi interiori di vincitori e vinti. Virgilio cantore di un intera comunità e degli antichi valori Risale alla tarda Repubblica l usanza, da parte di personaggi di primo piano sulla scena politica romana, di incoraggiare la scrittura di opere epiche per celebrare le loro gesta, generalmente a partire dalla rievocazione dei loro mitici antenati (per lo più figure di esuli greci o troiani che avrebbero fondato città in territorio italico): una prassi esemplata sulla tradizione dei canti encomiastici greci indirizzati ai monarchi di età ellenistica (si pensi ad Alessandro Magno), cui possiamo ricondurre, per esempio, gli Annales belli Gallici di Furio Bibàculo, poema storico in undici libri scritto per glorificare le imprese di Cesare. Virgilio, nel proemio al terzo libro delle Georgiche, aveva già annunciato l intenzione di scrivere un poema epico-storico che celebrasse le imprese di Augusto, descrivendolo simbolicamente come un tempio munito di porte istoriate con le guerre vittoriose del princeps. Al fine di evitare il rischio di scrivere un opera di carattere puramente panegiristico e rivendicando per sé il ruolo di poeta vates, cioè di pubblico interprete e cantore dei valori di un intera comunità, Virgilio punta alla realizzazione di un èpos che, in linea con l impegno nazionale dell epica latina di età arcaica, celebri non la figura di un uomo, ma l intero sistema di valori alla base della società romana. Tale prospettiva nazionale spinge Virgilio a trascendere le debolezze emerse durante le guerre civili e a ricercare nel passato di Roma quei valori tradizionali in cui la comunità romana poteva ritrovare la propria unità. Una prospettiva che collima perfettamente con il progetto di ricostruzione ideologica e morale perseguito da Ottaviano, il quale investì molte risorse su una propaganda che lo presentasse presso il popolo non come un leader militare, ma come il fautore della ricomposizione della res publica. Da qui la scelta di Virgilio di guardare al passato remoto di Roma, alle sue origini mitiche e a quella florida età arcaica che adesso sarebbe ritornata in tutta la sua pienezza per opera di Ottaviano. L Eneide rappresenta Il mito delle origini e la grandezza di Roma La vicenda di Enea si rivela adeguata a questo obiettivo, sia perché è connessa alle gesta mitiche degli antenati del princeps (la cui casata, la gens Iulia, riconduceva le proprie origini all eroe troiano, per il tramite di suo figlio Ascanio/Iulo, e quindi a Venere, madre di Enea), sia perché il mito della fondazione troiana di Roma è già presente nella tradizione greco-latina: le prime fonti storiografiche sull origine troiana della città risalgono al V secolo a.C., ma le più importanti si concentrano fra IV e III secolo a.C. (Timèo e Licòfrone); peraltro, recenti ritrovamenti archeologici a Lavinium, antica città a sud di Roma, hanno dimostrato l esistenza del culto di Enea già nel IV secolo a.C. Coerentemente con per Virgilio l opera con cui celebrare gli antichi valori di Roma: solo questi potranno riportare armonia tra i cives romani dopo i conflitti civili. Il progetto virgiliano è in linea con quello di Ottaviano, che aspira a diventare l artefice di una nuova epoca di pace e ricchezza. il suo progetto, Virgilio sceglie le vicende di Enea, antenato del princeps. Il poeta rievoca le origini mitiche troiane di Roma, ma non mancano espedienti per introdurre sguardi e riferimenti al futuro della città. 63

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Età augustea