Tua vivit imago - volume 2

L ET DI AUGUSTO in breve Questa scelta di un ritorno alle origini, però, non significa per Virgilio escludere il presente di Roma. Nell Eneide, infatti, la trattazione del passato mitico della città non vale soltanto come ricerca degli àitia, cioè delle cause (o origini ) dei valori principali che stanno alla base della società romana del presente (virtus, fides, pietas, patientia), ma apre continuamente squarci diretti sul futuro della città (cioè sull età del principato augusteo), attraverso espedienti narrativi risalenti al repertorio omerico: nel primo libro troviamo una profezia di Giove che abbraccia il futuro dei Troiani, la fondazione di Roma, l apoteosi di Augusto e il ritorno di un età dell oro; nel sesto libro l incontro di Enea nell Ade con le anime che dovranno reincarnarsi nei suoi discendenti diventa occasione per una vera e propria sfilata di illustri personaggi della storia di Roma (dai re di Alba Longa ad Augusto stesso); nello stesso libro Anchise affida a Enea il segreto della politica imperialistica romana, fondata sulla forza, ma anche sulla clemenza nei confronti di chi si sottomette (tu regere imperio populos, Romane, memento / (hae tibi erunt artes) pacique imponere morem, / parcere subiectis et debellare superbos, «tu ricorda, o romano, di dominare le genti; / queste saranno le tue arti, stabilire norme / alla pace, risparmiare i sottomessi e debellare i superbi , VI, 851-854, trad. L. Canali); nell ottavo libro lo scudo che Venere dona a Enea (fabbricato da Vulcano) è istoriato con scene della storia romana, fra cui, al centro, la raffigurazione della battaglia di Azio; inoltre, nello stesso libro, Enea è accompagnato dal vecchio Evandro a visitare i luoghi gloriosi della futura Roma. Nell Eneide, tanto l agire Gli dèi e il fato La dimensione divina si manifesta nell Eneide mediante i frequenti umano quanto quello interventi delle divinità nelle vicende terrene: un eredità evidente del codice epico condivino sono subordinati sacrato dai poemi omerici, dove gli dèi orientavano gli eventi umani spinti da sentimenti al fato, entità superiore che orienta verso il bene di odio o di predilezione per l uno o l altro eroe. Si spiega così la presenza, nell Eneide, di la vita di uomini e dèi. due divinità principali, in antitesi l una rispetto all altra: da un lato Venere, madre di Enea Enea non conosce il suo e protettrice dei Troiani, dall altro Giunone, nemica dei Troiani e patrona di Turno e dei destino, ma è disposto popoli italici. Questa concezione politeistica, però, si integra nel poema virgiliano con ad affrontare pericoli, rischi e sofferenze per una linea di pensiero che molto deve allo stoicismo: per Virgilio, al di sopra delle singole sottomettersi a ciò che il divinità che intervengono nelle vicende umane, c è un fato superiore che governa la vita fato gli riserva. degli uomini con un ordine provvidenziale orientato al bene; di questo fato, al quale perfino gli dèi stessi devono sottomettersi, l interprete supremo, nonché l autorevole garante, è Giove. Vista da questa prospettiva, la vicenda di Enea assume contorni assai originali. Benché, infatti, l eroe sappia, fin dalla fuga da Troia, quale sia il suo destino, non gli sono note le vie che dovrà seguire per raggiungere l obiettivo a cui il fato lo ha chiamato. Il suo viaggio nel Mediterraneo si configura, quindi, come il percorso tortuoso di un eroe che scopre gradualmente, tra peripezie ed errori, quale piano sia stato predisposto per il suo futuro, e che con grande coraggio accetta sacrifici e sofferenze pur di realizzarlo. Enea sa che dovrà fondare una nuova città, ma quel che ancora non sa (e imparerà nel corso del suo viaggio) è che dovrà trovare non un piccolo rifugio per una comunità di esuli o una pallida riproduzione di Troia (quale è la città di Butroto, dove si sono trasferiti Eleno e Andromaca), ma una città più gloriosa della stessa Troia. Si tratta, quindi, di un fato che si offre progressivamente alla comprensione da parte dei personaggi, ma al quale tutti sono chiamati a subordinarsi, indipendentemente dalle singole, personali aspirazioni. Si pensi, per esempio, alla vicenda di Lavinia, figlia del re Latino e di Amata: quest ultima concederebbe volentieri la ragazza a Turno, ma Latino, interrogato l oracolo del padre Fauno, apprende che il marito designato dal fato per sua figlia è uno straniero (appunto, Enea, le cui nozze suggelleranno la nascita di una nuova comunità troiano-latina). 64

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Età augustea