Tua vivit imago - volume 2

L autore Livio 25 30 35 omnes videbantur, stricto gladio ad dormientem Lucretiam ve nit sinistraque manu mulie ris pectore oppresso «Tace, Lucretia inquit, «Sex. Tarquinius sum; ferrum in manu est; morie re, si emiseris vocem . 3. Cum pavida ex somno mulier nullam opem, prope mortem imminentem vide ret, tum Tarquinius fate ri amorem, orare, misce re precibus minas, versare in omnes partes muliebrem animum. 4. Ubi obstinatam videbat et ne mortis quidem metu inclinari, addit ad metum dede cus: cum mortua iugulatum servum nudum positurum ait, ut in sordido adulterio necata dicatur. 5. Quo terrore cum vicisset obstinatam pudicitiam velut vi victrix libido, profectusque inde Tarquinius ferox expugnato deco re muliebri esset, Lucretia maesta tanto malo nuntium Romam eundem ad patrem Ardeamque ad virum mittit, ut cum singulis fidelibus amicis veniant; ita facto maturatoque opus esse; rem atrocem incidisse. 6. Sp. Lucretius cum P. Valerio Volesi filio, Collat nus cum L. Iunio Bruto venit, cum quo forte Romam rediens ab nuntio uxo ris erat conventus. Lucretiam sedentem maestam in cubicu lo inveniunt. intorno gli parve tranquillo e ognuno addormentato, andò con una spada in pugno da Lucrezia, che era immersa nel sonno, e premendo con la sinistra il petto della donna: «Taci, Lucrezia , le disse, «Sono Sesto Tarquinio; ho la spada in mano; se ti lasci sfuggire un solo grido, sei morta . 3. Mentre la donna, svegliatasi di soprassalto, non vedeva alcuna possibilità d aiuto e sentiva pendere sul suo capo la morte, Tarquinio le confessava il suo amore, la supplicava, alle preghiere univa minacce, tentava in mille modi l animo di lei. 4. Quando vide che era irremovibile e che non si lasciava piegare nemmeno dalla paura della morte, aggiunse a questa paura anche quella del disonore: disse che accanto al suo cadavere avrebbe posto uno schiavo nudo strangolato, perché si dicesse ch era stata uccisa in un infame adulterio. 5. Dopo che la libidine ebbe con questo terrore riportato quasi a forza una trionfale vittoria sull indomabile pudicizia, e dopo che Tarquinio se ne fu andato, tutto fiero d aver espugnato l onore della donna, Lucrezia, afflitta da sì grande sventura, mandò a Roma dal padre e ad Ardea dal marito uno stesso messaggero, per dir loro che venissero accompagnati ciascuno da un amico fidato: bisognava far così, e senza perdere tempo; era accaduto un fatto atroce. 6. Spurio Lucrezio venne con Publio Valerio, figlio di Voleso, Collatino con Lucio Giunio Bruto, assieme al quale era stato incontrato per caso, mentre tornava a Roma, dal messaggero della sposa. Essi trovarono Lucrezia che sedeva afflitta nella sua stanza. stricto gladio: ablativo assoluto, come anche il successivo pectore oppresso. morie re: forma arcaica per morie ris, indicativo futuro di morior. emise ris: futuro anteriore. 3. Cum muliebrem animum pavi da ex somno: impaurita [uscendo] dal sonno . prope: avverbio ( vicino ). fate ri: come i successivi orare, misce re e versare (intensivo di verte re), è un infinito storico. 4. Ubi necata dicatur obstinatam: aggettivo in funzione predicativa. addit dede cus: la traduzione letterale è aggiunse al timore il disonore ; cioè Lucrezia non doveva solo temere la morte, ma anche una perenne macchia sul suo buon nome e su quello della famiglia. positurum: sot- tinteso esse (perifrastica attiva). ut dica tur: proposizione che si può interpretare sia come finale ( affinché si dicesse ) sia come consecutiva ( cosicché si dicesse ). 5. Quo terrore incidisse Quo terro re: ablativo strumentale in nesso relativo. cum vicisset libido: costruzione del cum narrativo; il soggetto della proposizione è libido. velut vi victrix: nota l allitterazione. profectus: deve essere unito a esset, a formare il congiuntivo piuccheperfetto del verbo deponente proficiscor. expugnato deco re: ablativo di causa dipendente da ferox. tanto malo: ablativo di causa dipendente da maesta. ut veniant: proposizione epesegetica. cum singulis fidelibus amicis: ciascuno con un amico fedele . facto maturatoque: participi perfetti sostantivati in ablativo dipendenti da opus esse. esse inci disse: infiniti dipendenti da un verbo di dire sottinteso o forse ancora, con valore epesegetico, da nuntium mittit. 6. Sp. Lucretius inveniunt Sp. Lu cretius filio: Spurio Lucrezio era il padre di Lucrezia e del console Publio Valerio Publìcola, figura leggendaria che avrebbe trionfato sugli Etruschi, sui Veienti e sui Sabini e avrebbe istituito delle leggi in favore del popolo (da cui il nome Publico la, da populus e -cola, amico del popolo ). Collat nus Bruto: Collatino era il marito di Lucrezia, mentre Lucio Giunio Bruto fu colui che guidò in seguito la rivolta contro Tarquinio il Superbo. seden tem: participio predicativo dell oggetto. 629

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Età augustea