Tua vivit imago - volume 2

L autore Livio 10 15 ad ri usquam ad iusti cursum pote rat amnis et posse quamvis languida mergi aqua infantes spem ferentibus dabat. 5. Ita velut defuncti regis imperio in proxima alluvie ubi nunc ficus Ruminalis est Romularem vocatam ferunt pueros exponunt. 6. Vastae tum in his locis solitudines erant. Tenet fama cum fluitantem alveum, quo expositi erant pueri, tenuis in sicco aqua destituisset, lupam sitientem ex montibus qui circa sunt ad puerilem vagitum cursum flexisse; eam submissas infantibus adeo mitem praebuisse mammas ut lingua lambentem pueros magister regii pecoris invenerit Faustulo fuisse nomen ferunt ; 7. ab eo ad stabu la Larentiae uxo ri educandos datos. Sunt qui Larentiam volgato corpore lupam inter pastores vocatam putent; inde locum fabulae ac miraculo datum. stagni, non permetteva di accostarsi fino al letto normale del fiume, mentre dava ai portatori la speranza che i bimbi potessero ugualmente venir sommersi dalle acque, per quanto inerti esse fossero. 5. E così, convinti di aver eseguito l ordine del re, espongono i bimbi nella più vicina pozza, nel punto in cui oggi si trova il fico Ruminale, un tempo detto, a quanto si racconta, Romulare. 6. V erano allora in quei luoghi vaste lande deserte. Persiste ancora la tradizione che, quando le acque poco profonde lasciarono in secco l ondeggiante canestro nel quale i bimbi erano stati abbandonati, una lupa assetata, scesa dai monti circostanti, fu attratta dai loro vagiti; che essa, abbassatasi, offrì le sue poppe ai piccini con tanta mansuetudine, che il mandriano del re dicono si chiamasse Faustolo la trovò nell atto di lambire i bimbi con la lingua; 7. che costui li portò nelle sue stalle e li affidò da allevare alla moglie Larenzia. Alcuni pensano che codesta Larenzia, per aver spesso prostituito il suo corpo, tra i pastori fosse chiamata lupa: da ciò sarebbe venuto lo spunto per questa straordinaria leggenda. pote rat dabat: soggetto di entrambi i verbi è Tibe ris, il Tevere, che, se da un lato (nec) non poteva essere avvicinato fino alla corrente vera e propria, dall altro (et) lasciava credere che i due neonati potessero comunque venire immersi nell acqua, benché (quamvis) stagnante (costruisci: infantes posse mergi aqua, quamvis languida). Spem ferentibus dabat significa letteralmente dava speranza a coloro che li portavano ; da questa proposizione dipende l oggettiva posse infantes. 5. Ita pueros exponunt velut imperio: come se avessero portato a termine l ordine del re ; defuncti è participio perfetto del verbo defungor, da cui dipende l ablativo imperio. ficus Ruminalis: con questo nome veniva indicato un antichissimo fico che si trovava ai piedi del Palatino. Il nome deriva da rumis, mammella , con riferimento all allattamento dei gemelli da parte della lupa. Romularem: secondo Livio la ficus Ruminalis (o rum na ficus) sarebbe stata chiamata in origine Romularis perché sotto di essa era stato trovato Romolo; è una paretimologia, cioè un etimologia apparentemente plausibile ma priva di fondamento scientifico. 6. Vastae nomen ferunt Tenet fama: racconta la tradizione ; si tratta della proposizione principale, da cui dipendono le due infinitive lupam flexisse e eam praebuisse (come anche datos, sottinteso esse, al par. 7, r. 15). cum destituisset: proposizione con cum e il congiuntivo con valore temporale, il cui soggetto è tenuis aqua. Il congiuntivo piuccheperfetto stabilisce l anteriorità della subordinata rispetto alla sovraordinata infinitiva lupam flexisse. Il verbo expo no, esporre , ha qui il senso di abbandonare . lupam sitientem: una lupa assetata ; è il soggetto dell infinitiva. ad puerilem vagitum: complemento di moto a luogo figurato. submissas: participio congiunto con mammas. mitem: la traduzione lo presenta come un avverbio («con tanta mansuetudine ), ma nel testo latino è aggettivo da legare a eam, cioè la lupa, con valore predicativo. ut inve nerit: proposizione consecutiva anticipata da adeo. Faustulo: secondo il mito si trattava del capo dei guardiani del bestia- me del re; nota l allitterazione* Faustolo fuisse ferunt. 7. ab eo miraculo datum ab eo datos: si tratta di un altra proposizione infinitiva dipendente da Tenet fama, r. 10. Educandos è gerundivo con valore finale. Qui educare non corrisponde all italiano; traduci piuttosto con da allevare . Sunt qui datum: Acca Larenzia era il nome di un antica divinità romana sulla cui tomba il 23 dicembre, giorno dei Larentalia, il flamen Quirinalis celebrava i sacrifici. Secondo la leggenda sarebbe stata una prostituta offerta in dono a Ercole: da qui la sovrapposizione con la moglie di Faustolo, che, secondo l interpretazione razionalistica riportata da Livio, sarebbe stata una prostituta (in latino lupa, per traslato) e da questo sarebbe sorta la leggenda della lupa che avrebbe allattato i due gemelli. Volgato corpore è ablativo assoluto. Il participio volgatus ha il significato di venduto . Con l endiadi* fabaulae ac miraculo Livio intende dire che la tradizione ha lavorato su questo dato, dando poi spazio alle storie fantasiose e allo stupore che ne deriva. 609

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Età augustea