Tua vivit imago - volume 2

Il viaggio, l esilio 10 proprio in questa città,1 guardavo attorno con grande curiosità, tutto fremente di attesa. Neppure una casa potevo vedere senza avere il sospetto che non fosse la sua reale natura ad apparire, ma l illusione di un tremendo incantesimo: anche i ciottoli in cui inciampavo li credevo uomini pietrificati, e gli uccelli che sentivo cantare, uomini piumificati, e gli alberi intorno al pomerio2 frondificati, e credevo che le acque delle fonti sgorgassero da corpi umani. Ma pareva che le statue e i dipinti fossero lì lì per mettersi a camminare, i muri a parlare, buoi e simili a dare profezie, e che perfino dal cielo e dal disco solare all improvviso venisse giù un oracolo. (trad. M. Cavalli) 1. Ricordando città: Aristòmene, un viandante che aveva condiviso con Lucio l ultima parte del viaggio, gli aveva rac- contato una torbida e cruenta vicenda di stregoneria nella quale era stato coinvolto. 2. pomerio: il pomerio era lo spazio di terreno sacro e libero da costruzioni che correva lungo le mura della città sia all interno sia all esterno. DI TESTO IN TESTO Il testo riportato di seguito è tratto dalle prime pagine del romanzo Sulla strada di Jack Kerouac (19221969), che, divenuto il manifesto della beat generation, diede voce all esigenza dei giovani degli anni Sessanta di cercare esperienze di vita autentica, lontano dal conformismo borghese. Nel mese di luglio del 1947, avendo messo da parte circa cinquanta dollari della mia pensione di reduce, fui pronto ad andare sulla costa occidentale. Il mio amico Remi Boncoeur mi aveva scritto una lettera da San Francisco, nella quale diceva che dovevo andare ad imbarcarmi con lui su un transa tlantico che faceva il giro del mondo [ ]. Mia zia era perfettamente d accordo riguardo al mio viaggio nel west: disse che mi avrebbe fatto bene, avevo lavorato così intensamente durante l inverno ed ero rimasto troppo chiuso in casa; non protestò neppure, quando le spiegai che avrei dovuto fare l autostop. La sola cosa che esigeva da me era che tornassi tutto d un pezzo. Così dopo aver lasciato il mio grosso mezzo manoscritto sistemato in cima allo scrittoio, e dopo aver ripiegato per l ultima volta le mie comode lenzuola casalinghe, me ne andai una mattina con la mia valigia di tela nella quale erano riposte poche essenziali cose e partii per l Oceano Pacifico con i cinquanta dollari in tasca. (J. Kerouac, Sulla strada, trad. di M. Caramella, con un saggio di F. Pivano, Mondadori, Milano 2016) FINO A TE Il romanzo di Kerouac è imperniato sul tema del viaggio intrapreso, come avviene anche nell opera di Apuleio, per poter conoscere diverse realtà e mettere alla prova sé stessi. proprio questo ciò che muove i due protagonisti del racconto: Sal, il giovane scrittore, che è la voce narrante, e Dean, l amico appena uscito dal riformatorio. Dopo aver letto i due brani di Apuleio e di Kerouac, alla luce delle tue esperienze personali, confrontati con i tuoi compagni di classe per capire se provate anche voi un bisogno di viaggiare, e se in quel bisogno prevalga la volontà di divertirvi, di conoscere nuovi luoghi, oppure se sia predominante il desiderio di confrontarvi con persone e stili di vita diversi. 573

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Età augustea