Tua vivit imago - volume 2

L ET DI AUGUSTO 50 Deucalione parla piangendo a Pirra: 3 «Sorella, sposa, sola donna superstite, che hai in comune con me famiglia e parentela,5 poi ci ha unito il letto e adesso il pericolo stesso ci unisce, di tutte le terre che vedono oriente e occidente 3 55 siamo noi due la popolazione, il resto se l è preso il mare.6 E anche ora non è abbastanza tranquilla la nostra fiducia di sopravvivere, anche ora le nubi ci atterriscono l animo. Quale sarebbe il tuo animo, povera te, se tu fossi scampata al fato senza di me? Da sola, come potresti 3 60 sopportare il terrore? Chi consolerebbe il tuo pianto? Credimi che se il mare avesse preso anche te, ti seguirei, sposa, e il mare avrebbe anche me.7 Potessi restaurare con le arti paterne i popoli e infondere vita alla terra plasmata!8 65 Ora il genere umano sopravvive in noi due 3 (così hanno voluto gli dèi): restiamo esempio degli uomini . Così disse e piangevano; poi stabilirono di pregare gli dèi e chiedere aiuto al sacro oracolo.9 Senza indugio, si accostarono entrambi alle acque 3 70 del Cefìso:10 non era ancora limpida, ma già tagliava il percorso consueto. Attinsero acqua e spruzzarono le vesti e il capo, poi volsero i loro passi al tempio della dea santa: il tetto era sporco di pallido muschio, l altare non aveva fuoco. 375 Come toccarono i gradini del tempio, ambedue si gettarono a terra e baciarono intimoriti il freddo sasso, dicendo: «Se gli dèi si lasciano vincere e ammorbidire dalle preghiere giuste, se l ira divina si piega, dicci, Temi, in che modo si può riparare 380 il danno del genere umano; soccorri, mitissima, il mondo sommerso . La dea si commosse e rispose: «Uscite dal tempio col capo velato e slacciate le vesti:11 5. Deucalione parentela: Deucalione era figlio di Prometeo, Pirra del fratello Epimeteo. Prometeo ed Epimeteo erano i figli del titano Giàpeto. 6. il resto se l è preso il mare: in latino possedit cetera pontus; la frase riecheggia omnia pontus erant del v. 292. 7. Credimi anche me: in latino il parallelismo tra il destino dei due personaggi è evidenziato da una ripetizione verbale an- 504 cora più precisa: Namque ego, crede mihi, si te quoque pontus haberet, / te sequerer, coniunx, et me quoque pontus haberet. 8. Potessi restaurare plasmata!: allusione al mito secondo cui Prometeo, padre di Deucalione, aveva creato il genere umano plasmandolo dal fango. 9. chiedere aiuto al sacro oracolo: i due superstiti chiedono consiglio all oracolo di Delfi, nella Focide, dove all epoca era Temi, dea della giustizia e della legge, a dare i responsi (successivamente quello delfico sarebbe diventato un famosissimo santuario di Apollo e i responsi sarebbero stati dati dalla sua sacerdotessa, la Pizia). 10. Cefìso: fiume che attraversa la Focide. 11. col capo velato e slacciate le vesti: era usanza coprirsi la testa e slacciarsi le vesti quando ci si accingeva a compiere un rito religioso o magico.

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea