T8 LAT ITA - La lettera di Arianna a Tèseo

L autore Ovidio T8 La lettera di Arianna a Tèseo tratto da Heroides 10, 3-50 latino italiano Arianna, figlia di Minosse re di Creta, si era innamorata di Tèseo e lo aveva aiutato a uccidere il Minotauro, consegnandogli un filo grazie al quale l eroe sarebbe potuto uscire dal labirinto nel quale era rinchiusa questa creatura mostruosa; era poi fuggita con lui dall isola, ma Tèseo l aveva abbandonata, mentre dormiva, sulla spiaggia dell isola di Nasso. Proprio qui Ovidio immagina che Arianna scriva una lettera, nella quale accusa Tèseo e lo implora di tornare a riprenderla. Se ne propone di seguito la parte iniziale, corrispondente a circa un terzo del totale (150 versi). Metro: distici elegiaci le g s, e x llo , t b l to Quae , | The seu re m tto , u nde tu a m s ne me | ve la tu le re ra te m Quae legis, ex illo, Theseu, tibi litore mitto, unde tuam sine me vela tule re ratem, 5 in quo me somnusque meus male prodidit et tu, per facinus somnis insidiate meis. Tempus erat, vitrea quo primum terra pruina spargitur et tectae fronde queruntur aves. Incertum vigilans, a somno languida, movi 10 Thesea prensuras semisupina manus: nullus erat! Referoque manus iterumque retempto, perque torum moveo bracchia: nullus erat! Quello che leggi, o Tèseo, te lo mando da quella spiaggia da dove le vele portarono via, senza me, la tua nave, dove il mio sonno malamente mi tradì, e tu con esso, tu che con l inganno insidiasti il mio sonno. Era l ora in cui la terra comincia a cospargersi di cristalli di brina, e sotto il fogliame gli uccelli iniziano il loro lamento. Sveglia soltanto in parte, nel torpore lasciato dal sonno, sollevandomi appena, mossi le mani per abbracciare Tèseo non c era più! Ritraggo le mani e provo un altra volta, movendo le braccia per tutto il letto: no, non c era più! 3-6. Quae legis meis l incipit* dell epistola: il testo comincia dal v. 3 perché il primo distico viene espunto, in quanto ritenuto non autentico, dalla maggioranza degli editori. Arianna esordisce evocando innanzitutto «quella spiaggia (ex illo litore) sulla quale è stata abbandonata: da lì sta ora scrivendo la lettera indirizzata a Tèseo (Quae legis Theseu tibi mitto). tule re: forma arcaica e poetica per tule runt. prodidit: da prodo; l eroina afferma di essere stata tradita sia dal proprio sonno sia da Tèseo: somnusque meus et tu (l enclitica -que è correlativa del successivo et). 7-12. Tempus erat nullus erat! Dopo l esordio, Arianna rievoca il momento nel quale si è risvegliata e ha scoperto di essere stata abbandonata: tutta la prima parte dell epistola è dedicata al ricordo di quel tragico momento e alle reazioni emotive dell eroina. Ai vv. 7-12 è narrato, in particolare, il momento esatto del risveglio, quando Arianna, ancora nel dormiveglia, cerca con le mani il corpo di Tèseo senza trovarlo. Tempus erat aves: costruisci: Tempus erat, quo primum terra spargitur vitrea pruina et aves queruntur tectae fronde. Aves, femminile, è concordato con tectae, participio perfetto di tego. Incertum: neutro avverbiale. Thesea manus: costruisci: semisupina movi manus prensuras Thesea (forma greca di accusativo alternativa a Theseum). nullus erat nullus erat: epanadiplosi* che evidenzia il passaggio tra l incerta percezione iniziale e la successiva conferma cosciente dell assenza dell amato. La stessa funzione è svolta anche dalla ripetizione, in chiasmo*, del verbo moveo (movi, v. 9; moveo, v. 12) e del sostantivo manus (vv. 10 e 11). 493

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea