Tua vivit imago - volume 2

L ET DI AUGUSTO Ella tre volte trasse le sorti recate da un fanciullo, 2 e il fanciullo tutte e tre le volte le rese sicuri presagi. Tutti annunciavano il ritorno; ma ella non desisteva dal pianto e non smetteva di guardare angosciata al mio viaggio. 15 Ed io, che avevo già impartito gli ordini, per consolarla, cercavo ansioso sempre nuovi motivi d indugio, adducendo a pretesto gli auspicii del volo degli uccelli, o gli infausti presagi o il giorno di Saturno che ancora m impediva la partenza. Oh quante volte, intrapreso il cammino, dissi che il piede 3 20 urtando sul limitare della porta era stato un segno di malaugurio! Nessuno osi allontanarsi contro il volere di Amore, o sappia che la partenza avviene malgrado il divieto del dio. 4 Che cosa mi giova ora, o Delia, la tua Iside, o i bronzei sistri tante volte percossi dalla tua mano, 25 che vale se tu, praticando pia il rito, ti detergesti 5 con acqua pura (ricordo) e giacesti castamente sola nel tuo letto? Ora, o dea, soccorrimi infatti che tu puoi guarirmi 6 lo mostrano molti dipinti appesi nei tuoi templi , così che la mia Delia sciogliendo le promesse votive, 7 30 sieda vestita di lino dinanzi alla tua sacra porta, e due volte ogni giorno si obblighi a cantare le tue lodi, 8 distinta dalla sua bellezza in mezzo alla turba di Faro. E a me tocchi in sorte celebrare i patrii Penati, e offrire ogni mese incensi al mio vetusto Lare. 9 35 Com era bella la vita sotto il regno di Saturno prima che la terra fosse solcata da lunghe vie! 2. tre volte sicuri presagi: le sortes erano delle tavolette, di solito di legno, sulle quali erano scritti dei versi, che venivano interpretati come presagi; nei luoghi più frequentati di Roma, come il Foro e soprattutto il Circo Massimo, dei fanciulli portavano al collo un urna e invitavano i passanti a estrarre da essa (o estraevano loro stessi) una tavoletta che avrebbe dovuto rivelare il futuro. 3. adducendo a pretesto malaugurio: Tibullo aveva cercato dei pretesti per continuare a rimandare la partenza: per esempio gli auspici tratti dal volo degli uccelli, il rispetto del riposo di sabato, nel quale gli ebrei non svolgevano attività lavorative o comunque impegnative (abitudine che si era estesa in parte anche ai non ebrei), o ancora l essere inciampato 388 sulla soglia al momento di uscire di casa (incidente considerato di cattivo auspicio). 4. la tua Iside: il poeta fa qui riferimento al culto della dea egizia Iside (sorella di Osiride e più importante divinità femminile dell antico Egitto), che si era diffuso a Roma, a partire dall età di Silla, soprattutto tra le donne di estrazione popolare e di condizione subalterna e che era praticato dalla stessa Delia. 5. i bronzei sistri nel tuo letto: i sistri sono strumenti rituali (sorta di sonagli metallici) utilizzati nel culto di Iside, che prevedeva anche bagni rituali e periodi di astinenza sessuale. 6. molti dipinti: sono gli ex voto che si dedicavano agli dèi dopo essere stati salvati da un naufragio o, come in questo caso, da una malattia. 7. vestita di lino: il lino era considerato puro (a differenza della lana) nel contesto dei culti misterici. 8. turba di Faro: è la folla dei fedeli di Iside. Faro era un isoletta situata di fronte ad Alessandria d Egitto, celebre per il faro costruito da Tolomeo II nel III secolo a.C. 9. il regno di Saturno: Tibullo fa riferimento all età dell oro, coincidente con il leggendario regno di Saturno. A partire dal greco Esiodo (ne Le opere e i giorni), il mito delle età prevedeva una successione di epoche, ciascuna peggiore della precedente: dell oro, dell argento, del bronzo, degli eroi e del ferro. Tibullo parla qui invece di due sole età, quella di Saturno e quella di Giove.

Tua vivit imago - volume 2
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Età augustea