T4 - Tutti gli altrove possibili (I. Calvino, Le città

PERCORSI TEMATICI DI TESTO IN TESTO « dell andare non mi saziava mai, ma immediatamente mi addolorava lo stare . Queste parole di Vittorio Alfieri (1749-1803), tratte dalla sua autobiografia (Vita), sembrano dar ragione a Orazio, che esorta a trovare in sé stessi i motivi del proprio equilibrio perché «non può il viaggio mutare l animo di chi viaggia . Se il Grand Tour, nel Settecento, diventa una consuetudine diffusa dell aristocrazia che si apre alla conoscenza di nuovi luoghi con il fine di scoprirne usi, costumi, sistema giuridico e aspetti culturali, Alfieri sembra non essere interessato a questo approccio documentaristico al viaggio. Nel poeta astigiano prevalgono una sofferta malinconia, una incoercibile esigenza di movimento, l ansiosa ricerca di un fine e soprattutto la fuga da sé stesso alla ricerca di un inaccessibile altrove. FINO A TE Documentati sulla vita di Vittorio Alfieri e scrivi un intervista immaginaria con l autore, incentrata in particolare sulla sua smania di cambiare luogo. T4 Tutti gli altrove possibili Italo Calvino Le città invisibili Nel romanzo Le città invisibili (1972) Italo Calvino (1923-1985) mette in scena un dialogo tra Marco Polo e Kublai Kan, condottiero dei Mongoli, conquistatore della Cina e fondatore della dinastia Yuan. Il viaggiatore racconta all imperatore di tutte le città del suo immenso impero che ha visitato nei suoi viaggi: si tratta di città immaginarie, invisibili appunto, ciascuna delle quali carica di associazioni simboliche e portatrice di sottili significati allusivi. Nelle pagine conclusive, tra le più celebri e più belle di Calvino, Kublai Kan interroga Marco Polo intorno alle città «non ancora scoperte o fondate , chiedendogli, dunque, una «rotta per il futuro. La risposta di Marco sull «inferno dei viventi è stata definita dal critico Carlo Ossola come il più importante «lascito che «la civiltà italiana consegna al XXI secolo . 5 L atlante del Gran Kan contiene anche le carte delle terre promesse visitate nel pensiero ma non ancora scoperte o fondate: la Nuova Atlantide, Utopia, la Città del Sole, Oceana, Tamoé, Armonia, New-Lanark, Icaria.1 Chiese a Marco Kublai: Tu che esplori intorno e vedi i segni, saprai dirmi verso quale di questi futuri ci spingono i venti propizi. Per questi porti non saprei tracciare la rotta sulla carta né fissare la data dell approdo. Alle volte mi basta uno scorcio che s apre nel bel mezzo d un paesaggio incongruo, un affiorare di luci nella nebbia, il dialogo di due passanti che s incontrano nel viavai, per pensare che partendo di lì metterò assieme pezzo a 1. la Nuova Atlantide Icaria: a eccezione di New Lanark, sono tutte sedi di famose utopie elaborate tra il Seicento e l Ottocento: Francis Bacon, La nuova Atlantide (1627); Thomas More, Utopia (1516); Tommaso Campanella, La città del sole (1602); James Harrington, The Commonwealth of Oceana (1656); Marchese de Sade, Aline e Valcour (1793); Charles Fourier, La teoria dei quattro movimenti (1808); tienne Cabet, Viaggio in Icaria (1840). New Lanark è invece il villaggio scozzese dove l industriale e riformatore sociale gallese Robert Owen (1771-1858) sperimentò la realizzazione pratica delle sue teorie utopiste. 362

Tua vivit imago - volume 2
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Età augustea