Tua vivit imago - volume 2

Il contesto letterario La letteratura del principato à Giambattista Tiepolo, Mecenate offre le belle arti all imperatore Augusto, 1743. San Pietroburgo, Museo dell Ermitage. in breve espressione anche all altro lato della medaglia, cioè al costo in termini di rinuncia e di sofferenza che quegli ideali comportano (a partire dalla perdita della libertà politica); e lo fanno concentrando l attenzione sull individuo e sui suoi sentimenti più profondi (l amore, la sofferenza, il rapporto con il fato). Pensiamo a quanto narrato nell Eneide: affinché Roma possa essere fondata e fondare, a sua volta, un impero senza fine , Enea è costretto ad abbandonare l amata Didone, spingendola al suicidio. solo l esempio più evidente di come la grande poesia augustea non sia una forma di superficiale propaganda, ma trovi anzi le sue espressioni più alte proprio nella descrizione dei drammi e delle vicende dei singoli individui. D altra parte la sintonia fra gli intellettuali e il potere non è sempre pacifica: Virgilio e Orazio avevano ricevuto una formazione epicurea che, predicando il disimpegno e identificando la felicità con una vita appartata , non era facilmente conciliabile con la figura di un intellettuale che si pone al servizio dello Stato. Un caso a parte è poi quello di Ovidio, che, dopo essere stato a lungo il poeta di maggior successo a Roma, nell 8 d.C. viene mandato in esilio da Augusto, in parte proprio perché una sua opera (l Ars amatoria) appariva in contrasto con i princìpi morali del regime. Mecenate e gli altri patroni delle lettere La figura che rappresenta il principale tramite tra i letterati e il principe è quella di Gaio Mecenate (ca 69-8 a.C.), da cui deriva il termine mecenatismo : di antichissima e nobile famiglia etrusca, dopo essere stato uno dei più stretti consiglieri e collaboratori di Ottaviano durante le guerre civili, in seguito abbandona la politica attiva e raccoglie intorno a sé un circolo letterario di cui fanno parte, tra gli altri, Virgilio, Orazio e Properzio; in tale veste, svolge una delicata e importantissima funzione di intermediario, spingendo i poeti di cui è patrono verso un tipo di poesia più impegnata sul piano sia ideologico sia stilistico. Accanto al circolo di Mecenate, un altro entourage di letterati e intellettuali si raccoglie intorno a Marco Valerio Messalla Corvino (64 a.C.-8 d.C.), uomo politico di spicco (aveva combattuto a fianco di Cassio nella battaglia di Filippi) ma anche poeta, oratore ed erudito; del suo circolo fanno parte, tra gli altri, Tibullo e Ovidio. Importante, infine, è la figura di Gaio Asinio Pollione (76 a.C.-5 d.C.), patrono del giovane Virgilio, che poi entrerà nel circolo di Mecenate (à p. 41). Mecenate, Messalla e Asinio Pollione raccolgono attorno a sé i maggiori intellettuali dell epoca, fungendo da intermediari tra loro e il potere. 35

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Età augustea