Tua vivit imago - volume 2

L autore Virgilio Tunc alnos primum fluvii sense re cavatas; nav ta tum stellis numeros et nomina fecit Pleiada s, Hyadas claramque Lycaonis Arcton; tum laqueis captare feras et fallere visco 140 inventum et magnos canibus circumda re saltus; atque alius latum funda iam verberat amnem alta petens, pelagoque alius trahit umida lina. Tum ferri rigor atque argutae lammina serrae (nam primi cuneis scindebant fissile lignum), 145 tum variae vene re artes. Labor omnia vicit impro bus et duris urgens in rebus egestas. Allora primamente i fiumi sentirono gli ontani incavati: allora il marinaio numerò e denominò le stelle, Pleiadi, Iadi, l Orsa splendente di Licaone. Allora si apprese a catturare le fiere con lacci, a ingannare gli uccelli col vischio e a circondare di cani le vaste selve; e uno già percuote il largo fiume con il giacchio, un altro spintosi al largo tira le reti bagnate. Allora si pregiò la durezza del ferro e la lama della stridula sega infatti prima gli uomini fendevano il legno con i cunei ; allora nacquero le diverse arti. Tutto vince il faticoso lavoro e il bisogno che incalza nelle avversità. (trad. L. Canali) 136-140. Tunc saltus Tunc: l elen cazione delle arti scoperte alla nascita dell agricoltura è scandita dalle indica zioni temporali Tunc tum (quest ultimo ripetuto in anafora ai vv. 139, 143 e 145. alnos: ontani , indica per sineddoche* le rozze imbarcazioni ricavate dagli albe ri. sense re: forma sincopata del perfetto sense runt. nav ta fecit: il regolare co strutto facere nomen + dativo (stellis nomina fecit) ingloba per zeugma* anche numeros. Pleiada s Arcton: esemplifi cazione dell affermazione del verso pre cedente, con la menzione di tre costella zioni: le Pleiadi (Pleiada s è accusativo alla greca, con quantità lunga sulla desinen za, anziché breve), le Iadi e l Orsa, detta (figlia) di Licàone con un rinvio al mito di Callisto, figlia di Licàone mutata in orsa da Giunone per gelosia e successivamente assunta in cielo come una costellazione. captare: come anche i successivi fallere e circumda re, è infinito sostantivato, sog getto di inventum (est). visco: si riferisce alla sostanza vischiosa con cui si prepa ravano le trappole per gli uccellini. 141-146. atque alius egestas funda: il giacchio era una rete usata per la pesca nei fiumi. pelago: ablativo di stato in luo go senza la preposizione in, secondo un uso comune in poesia. lina: indica per si neddoche le reti a strascico per la pesca marina. Tum ferri rigor: incipit* che ha fatto pensare ad alcuni studiosi che Vir gilio volesse introdurre qui l età del ferro, attenendosi così alla tradizionale succes sione delle età della storia umana. In real tà il suo interesse è quello di sottolineare il forte contrasto fra l età di Saturno e l età di Giove, senza indugiare su tutte le gene razioni associate ai vari metalli. variae artes: con ferri rigor è soggetto di vene re, perfetto sincopato di terza persona plura le equivalente a vene runt. Labor omnia vicit egestas: è qui formulato il con cetto fondamentale, alla base dell intero poema: il lavoro, indispensabile, è sog getto al fallimento. Nota come il perfetto vicit indichi un azione passata (il lavoro è entrato nel mondo con l avvento dell età di Giove), ma i cui effetti perdurano nel presente, perché tutto (omnia) è sotto il suo dominio. La considerazione del lavo ro come attività faticosa , incessante e senza fine, è marcata dall enjambement* che isola impro bus all inizio del v. 146 ri spetto a labor del verso precedente. 117

Tua vivit imago - volume 2
Tua vivit imago - volume 2
Età augustea