T5 La lezione più importante (Edmondo De Amicis, da Cuore)

Il ruolo sociale dell educazione T5 La lezione più importante Edmondo De Amicis Cuore Pubblicato nel 1886, Cuore di Edmondo De Amicis (1846-1908) è un romanzo per ragazzi che racconta, in forma di diario, la storia di un intero anno scolastico, il 1881-1882. La voce narrante è quella di Enrico Bottini, un ragazzo di terza elementare che nelle pagine del suo diario ripercorre le giornate, per lo più scolastiche, sue e dei suoi compagni. La narrazione è interrotta da brevi inserti narrativi, i cosiddetti racconti mensili che il maestro narra alla classe, e dalle lettere che il padre e la madre scrivono a Enrico. Nel brano riportato di seguito le prese in giro di Franti, con il supporto di alcuni compagni, nei confronti di Crossi portano i ragazzi a imparare una lezione sulla lealtà e sul rispetto degli altri. La reazione di Crossi, che rischia di colpire il maestro con un calamaio destinato a Franti, non viene nascosta, nonostante il nobile tentativo di Garrone di addossarsene la colpa, ma viene anche sottolineata la colpevolezza originaria dei compagni che lo hanno preso di mira. 5 10 15 20 Quando entrai nella scuola, un poco tardi, ché m avea fermato la maestra di prima superiore per domandarmi a che ora poteva venir a casa a trovarci, il maestro non c era ancora, e tre o quattro ragazzi tormentavano il povero Crossi,1 quello dai capelli rossi, che ha un braccio morto, e sua madre vende erbaggi.2 Lo stuzzicavano con le righe, gli buttavano in faccia delle scorze di castagne, e gli davan dello storpio e del mostro, contraffacendolo, col suo braccio al collo. Ed egli tutto solo in fondo al banco, smorto, stava a sentire, guardando ora l uno ora l altro con gli occhi supplichevoli, perché lo lasciassero stare. Ma gli altri sempre più lo beffavano, ed egli cominciò a tremare e a farsi rosso dalla rabbia. A un tratto Franti,3 quella brutta faccia, salì sur un banco, e facendo mostra di portar due cesti sulle braccia, scimmiottò la mamma di Crossi, quando veniva ad aspettare il figliuolo alla porta; perché ora è malata. Molti si misero a ridere forte. Allora Crossi perse la testa, e afferrato un calamaio glielo scaraventò al capo di tutta forza; ma Franti fece civetta, e il calamaio andò a colpire nel petto il maestro che entrava. Tutti scapparono al posto, e fecero silenzio, impauriti. Il maestro, pallido, saltò al tavolino e con voce alterata domandò: Chi è stato? Nessuno rispose. Il maestro gridò un altra volta, alzando ancora la voce: Chi è? Allora Garrone,4 mosso a pietà del povero Crossi, si alzò di scatto e disse risolutamente: Son io! Il maestro lo guardò, guardò gli scolari stupiti; poi disse con voce tranquilla: Non sei tu. 1. Crossi: come si legge più avanti, è un ragazzino spesso preso di mira per la condizione del suo braccio e per il lavoro umile della madre. 2. erbaggi: ortaggi, erbe, verdure e in generale vegetali commestibili. 3. Franti: è il cattivo ragazzo della classe. 4. Garrone: il più grande della classe, sia per età (ha quattordici anni), sia per corporatura. anche di spirito nobile, e non esita a difendere i compagni dalle ingiustizie. 91

Percorsi tematici Treccani
Percorsi tematici Treccani
Educazione civica per la letteratura latina