Percorsi tematici Treccani

Diverse visioni del mondo Raffaello, Scuola di Atene, dal 1510-1511. Città del Vaticano, Palazzi Vaticani, Stanza della Segnatura. passibili o «imperturbabili di fronte alle vicissitudini della vita, trovando nella propria serenità interiore la vera felicità. un idea che Orazio esprime con la formula poetica del nil admirari, «non meravigliarsi di nulla (1, 6, 1) ( T3). L esponente principale dello stoicismo romano è Seneca, il filosofo e uomo politico che fu precettore dell imperatore Nerone. Egli concepisce la filosofia come ricerca della virtù e pratica della libertà; ma, se per lo stoicismo greco la virtù è intesa soprattutto come autonomia spirituale, per Seneca essa è anche partecipazione e condivisione delle sofferenze degli altri: un elemento vicino alla sensibilità cristiana, tanto che nel Medioevo sorse la leggenda della segreta conversione di Seneca al cristianesimo e si diffuse un carteggio apocrifo tra il filosofo e san Paolo. Proponiamo qui un brano del trattato De vita beata, nel quale l idea stoica per la quale la felicità si consegue vivendo «secondo natura è espressa in forma di ammonimento morale ( T4). Il cristianesimo e le filosofie antiche Il cristianesimo tende inizialmente a rifiutare la filosofia dei pagani, ma con il tempo presenta un atteggiamento diverso, aperto alla conoscenza e allo studio del pensiero greco e latino: la filosofia dei pagani doveva essere conosciuta per poterla meglio contrastare, ma anche per conservarne quanto vi era di buono e di compatibile con la nuova fede (da qui l idea medievale della filosofia come «ancella della teologia). Un esempio di profonda conoscenza e discussione critica del pensiero antico è nel passo, che qui presentiamo, del De officiis di sant Ambrogio, uno dei Padri della Chiesa: siamo nel IV secolo d.C., e anche in questo caso il tema è che cosa sia la felicità, che Ambrogio identifica, in contrasto con la filosofia greca, con la conoscenza di Dio e con il premio delle buone azioni ( T5). Esemplare, al contrario, della fusione tra la speculazione greca e latina e la sensibilità cristiana è il dialogo De consolatione philosophiae, scritto intorno al 523 d.C. da Severino Boezio: la sintesi della filosofia antica, e in particolare platonica, qui operata da Boezio diviene una delle opere più diffuse e importanti nella cultura medievale. Ne presentiamo qui un brano nel quale l autore mostra come tutte le vie non spirituali per raggiungere la felicità (il denaro, la fama, il successo, il potere) siano fallaci e ingannevoli ( T6). 5

Percorsi tematici Treccani
Percorsi tematici Treccani
Educazione civica per la letteratura latina