T4 La nascita della civiltà nella visione epicurea

L individuo e la comunità FINO A TE Il testo di Cicerone sembra prefigurare una serie di situazioni narrative presenti nell Amica geniale (2011), il primo di una serie di romanzi di Elena Ferrante dai quali, a partire dal 2018, è stata tratta una versione televisiva per la RAI. Il best seller racconta la storia di un amicizia che, malgrado le differenze culturali e sociali delle due protagoniste, resiste negli anni e supera la distanza fisica tra le due amiche, nonché le tante vicende esistenziali che avrebbero potuto allontanarle l una dall altra e farne delle rivali. Dopo aver letto attentamente i brani, sintetizza i diversi aspetti dell amicizia così come emergono da pagine così lontane nel tempo; poi arricchisci il testo con il racconto delle tue esperienze di vita, parlando del tuo rapporto con i tuoi amici e le tue amiche e di come esso sia cambiato nel corso del tempo. T4 La nascita della civiltà nella visione epicurea Lucrezio De rerum natura V, 1105-1155 In questo passo del suo poema didascalico Lucrezio, dopo aver narrato nei versi precedenti la scoperta del fuoco (1091-1104), ripercorre la storia della civilizzazione umana: la fondazione delle città, la divisione della proprietà privata, l invenzione del denaro e, dunque, della ricchezza, che è causa di due mali, l ambizione e l invidia, su cui il poeta si sofferma in un inserto di carattere moralistico e parenetico (teso, cioè, a esortare o ad ammonire i lettori). Ambizione e invidia sono anche causa della rivolta contro il potere monarchico e del caos che ne segue: per far fronte a tale situazione furono introdotte, infine, la giustizia e le leggi. In tutto il passo la storia dell umanità è considerata sia da una prospettiva che oggi definiremmo antropologica, sia da un punto di vista filosofico-morale, proprio in particolare della filosofia epicurea: «a Lucrezio non interessa il quadro propriamente politico e giuridico, bensì quello morale e interiore, incentrato sulla condanna [ ] della invidia (vv. 1124, 1127) e dell ambitio (v. 1132), conseguenti alla ricchezza e alla potenza; e sull esaltazione del modello epicureo di una vita frugale, tranquilla, subordinata e appartata (vv. 1118 sg., 1129 sg.) (I. Dionigi). 1105 1110 1115 Ogni giorno di più chi eccelleva per ingegno e vigore d animo, insegnava a mutare il tenore di vita del passato, in virtù delle nuove scoperte e dell uso del fuoco. I re cominciarono a fondare città e a stabilire fortezze per averne difesa e rifugio a sé stessi, e divisero i campi e il bestiame, assegnati a seconda della forza, dell ingegno e della bellezza di ognuno; erano molto pregiati il bell aspetto e il vigore. Più tardi si scoprirono il piacere della ricchezza e l oro, che sottrasse facilmente la gloria ai forti e ai belli, poiché coloro che nascono di membra robuste e avvenenti, per lo più seguono comunque il corteggio del ricco. Se invece si guidasse la vita con giusto criterio, la grande ricchezza dell uomo sarebbe vivere sobriamente e con animo quieto; infatti non v è mai miseria del poco. 31

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Educazione civica per la letteratura latina