2.3 Epicuro, Lettera a Meneceo, La vita è felice solo se è

Palestra verso l Esame 2.3 La vita è felice solo se è saggia Epicuro, Lettera a Meneceo PRIMA PARTE: traduzione di un testo in lingua greca La Lettera a Meneceo è una delle tre lettere conservate di Epicuro, in cui il filosofo ha inteso condensare per gli amici le idee cardine del suo pensiero. PRE TESTO Consideriamo un gran bene l indipendenza dai desideri, non perché sempre dobbiamo avere solo il poco, ma perché se non abbiamo il molto, sappiamo accontentarci del poco; profondamente convinti che con maggior dolcezza gode dell abbondanza chi meno di essa ha bisogno, e che tutto ciò che natura richiede è facilmente procacciabile, ciò che è vano difficile a ottenersi. I cibi frugali inoltre danno ugual piacere a un vitto sontuoso, una volta che sia tolto del tutto il dolore del bisogno, e pane e acqua danno il piacere più pieno quando se ne cibi chi ne ha bisogno. L avvezzarsi a un vitto semplice e frugale mentre da un lato dà la salute, dall altro rende l uomo sollecito verso i bisogni della vita, e quando, di tanto in tanto, ci accostiamo a una vita sontuosa ci rende meglio disposti nei confronti di essa e intrepidi nei confronti della fortuna. Classe V , , , . , , , . . , , . , . POST TESTO Poiché chi stimi tu migliore di colui che riguardo agli dèi ha opinioni reverenti, e nei confronti della morte è assolutamente intrepido, ed è consapevole di che cosa è il bene secondo natura, ed ha chiara conoscenza che il limite dei beni è facilmente raggiungibile e agevole a procacciarsi, il limite estremo dei mali invece o è breve nel tempo o lieve nelle pene? (trad. G. Arrighetti) 116

Palestra per l’Esame di Stato
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Preparazione alla prova di indirizzo del liceo classico