Promessi sposi

T5 LA NOTTE DEGLI IMBROGLI 20 25 30 35 40 45 50 55 60 Cosa vuole? Non hanno discrezione:14 ma se non lo piglia al volo Già: se non lo piglio ora, chi sa quando lo potrò pigliare! Fatelo venire Ehi! ehi! siete poi ben sicura che sia proprio lui? Diavolo! rispose Perpetua, e scese; aprì l uscio, e disse: dove siete? Tonio si fece vedere; e, nello stesso tempo, venne avanti anche Agnese, e salutò Perpetua per nome. Buona sera, Agnese, disse Perpetua: di dove si viene, a quest ora? Vengo da e nominò un paesetto vicino. E se sapeste continuò: mi son fermata di più, appunto in grazia vostra.15 Oh perché? domandò Perpetua; e voltandosi a due fratelli,16 entrate, disse, che vengo anch io. Perché, rispose Agnese, una donna di quelle che non sanno le cose, e voglion parlare credereste? s ostinava a dire che voi non vi siete maritata con Beppe Suolavecchia, né con Anselmo Lunghigna, perché non v hanno voluta. Io sostenevo che siete stata voi che gli17 avete rifiutati, l uno e l altro Sicuro. Oh la bugiarda! la bugiardona! Chi è costei? Non me lo domandate, che non mi piace metter male.18 Me lo direte, me l avete a dire: oh la bugiarda! Basta ma non potete credere quanto mi sia dispiaciuto di non saper bene tutta la storia, per confonder19 colei. Guardate se si può inventare, a questo modo! esclamò di nuovo Perpetua; e riprese subito: in quanto a Beppe, tutti sanno, e hanno potuto vedere Ehi, Tonio! accostate l uscio, e salite pure, che vengo. Tonio, di dentro, rispose di sì; e Perpetua continuò la sua narrazione appassionata. In faccia all uscio di don Abbondio, s apriva, tra due casipole,20 una stradetta, che, finite quelle, voltava in un campo. Agnese vi s avviò, come se volesse tirarsi alquanto in disparte, per parlar più liberamente; e Perpetua dietro. Quand ebbero voltato, e furono in luogo, donde21 non si poteva più veder ciò che accadesse davanti alla casa di don Abbondio, Agnese tossì forte. Era il segnale: Renzo lo sentì, fece coraggio a Lucia, con una stretta di braccio; e tutt e due, in punta di piedi, vennero avanti, rasentando il muro, zitti zitti; arrivarono all uscio, lo spinsero adagino adagino; cheti22 e chinati, entraron nell andito,23 dov erano i due fratelli ad aspettarli. Renzo accostò di nuovo l uscio pian piano; e tutt e quattro su per le scale, non facendo rumore neppur per uno. Giunti sul pianerottolo, i due fratelli s avvicinarono all uscio della stanza, ch era di fianco alla scala; gli sposi si strinsero al muro. Deo gratias,24 disse Tonio, a voce chiara.25 Tonio, eh? Entrate, rispose la voce di dentro. Il chiamato aprì l uscio, appena quanto bastava per poter passar lui e il fratello, a un per volta. La striscia di luce, che uscì d improvviso per quella apertura, e si disegnò sul pavimento oscuro del pianerottolo, fece riscoter26 Lucia, come se fosse scoperta. Entrati i fratelli, Tonio si tirò dietro l uscio:27 gli sposi rimasero immobili nelle tenebre, con l orecchie tese, tenendo il fiato: il rumore più forte era il martellar che faceva il povero cuore di Lucia. 14. discrezione: educazione. 15. in grazia vostra: a causa vostra. 16. a due fratelli: Tonio e Gervaso, due compaesani che hanno accettato da Renzo l incarico di fare da testimoni al matrimonio. 17. gli: li. 18. 19. 20. 21. 22. 23. metter male: creare discordie. confonder: mettere in imbarazzo. casipole: casupole. donde: dal quale. cheti: silenziosi. andito: ingresso. 24. Deo gratias: Rendiamo grazie a Dio . Era la formula di saluto che si rivolgeva ai religiosi. 25. chiara: alta. 26. riscoter: sussultare. 27. si tirò dietro l uscio: accostò la porta. 77

Promessi sposi
Promessi sposi
Percorsi di lettura