Classe di letteratura - Giacomo Leopardi

115 120 125 130 La vita come male 135 140 e gran parte dell anno senza noia consumi in quello stato. Ed io pur seggo sovra l erbe, all ombra, e un fastidio m ingombra la mente, ed uno spron quasi mi punge sì che, sedendo, più che mai son lunge da trovar pace o loco. E pur nulla non bramo, e non ho fino a qui cagion di pianto. Quel che tu goda o quanto, non so già dir; ma fortunata sei. Ed io godo ancor poco, o greggia mia, né di ciò sol mi lagno. Se tu parlar sapessi, io chiederei: dimmi: perché giacendo a bell agio, ozioso, s appaga ogni animale; me, s io giaccio in riposo, il tedio assale? Forse s avess io l ale da volar su le nubi, e noverar le stelle ad una ad una, o come il tuono errar di giogo in giogo, più felice sarei, dolce mia greggia, più felice sarei, candida luna. O forse erra dal vero, mirando all altrui sorte, il mio pensiero: forse in qual forma, in quale stato che sia, dentro covile o cuna, è funesto a chi nasce il dì natale. 116 noia: qui nel senso di tormento, do- lore, fastidio. 117 io pur: anch io (come il gregge). 118 e m ingombra: eppure un inquietudine mi opprime. 119 uno spron quasi mi punge: un pungolo, per così dire (quasi), mi tormenta. 120 sedendo: pur sedendo, pur volendo riposare. lunge: lontano. 121 loco: tranquillità. 123 non ho pianto: fino a questo punto della mia vita non ho avuto motivi di dolore e di lamentela. 124-125 Quel sei: non saprei dire in verità (già) di quale specie o in che misura sia il tuo godimento; ma certo è che sei fortunata (perché non conosci il tedio, vv. 108-112). 126 Ed io poco: e anche io (Ed io ancor), come te, provo pochi piaceri. 127 né lagno: ma non mi lamento sol- tanto di questo (cioè di avere pochi piaceri); infatti il pastore si lamenta soprattutto del tedio che lo tormenta (v. 132). 130 a bell agio: a proprio piacimento. 131 s appaga: è soddisfatto. 135 noverar: contare. 136 di giogo in giogo: da una cima all altra dei monti. 139-140 erra pensiero: ma forse, considerando il destino altrui (come quello del gregge o della luna), il mio pensiero si allontana dalla verità (erra dal vero). 141-142 in qual forma sia: in qualunque forma o condizione (stato). 142-143 dentro natale: sia che si nasca in una tana (covile), come gli animali, sia che si nasca in una culla (cuna), come gli esseri umani, il giorno della nascita (il dì natale) porta dolore e infelicità (funesto) a chi nasce. Samuel Palmer, Pastori sotto la luna piena, 1830. Londra, Mary Evans Picture Library. L AUTORE / 97

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